«Mia figlia Saman è viva». Shabbar Abbas, ascoltato in udienza a Islamabad, ora nega l'omicidio della 18enne, scomparsa nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021. Shabbar è accusato dalla Procura di Reggio Emilia, diretta dal procuratore Gaetano Calogero Paci e dai carabinieri di omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere in concorso con altri quattro familiari.
Il caso
Shabbar era con l'avvocato al quale sono stati concessi sette giorni per prendere visione della documentazione arrivata dall'Italia, che ne ha chiesto l'estradizione. Intanto l'avvocato dello zio di Saman, Danih Hasnain, ha fatto sapere che «la sua collaborazione c'è stata e lo dice l'atto del verbale di rinvenimento del cadavere, con la sua presenza in loco, messo a disposizione stamattina dalla Procura per noi difensori - spiega Liborio Cataliotti - Non ipoteco il futuro processuale del mio assistito e non commenti atti in divenire o non ancora realizzati.
Lo scorso venerdì è stato individuato un corpo a circa 700 metri dall'abitazione di Saman e della sua famiglia. Si presume possa essere quello della giovane 18enne, che sarebbe stata uccisa perché ha rifiutato un matrimonio combinato. Catturato il padre in Pakistan, resta ricercata la madre, che avrebbe dato il via libera per l'esecuzione della figlia. Ieri il corpo è stato dissotterrato e nelle prossime ore si saprà se è quello di Saman Abbas.
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— Leggo (@leggoit) November 24, 2022
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Dicembre 2022, 11:44
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