Saman Abbas, la mamma è ancora latitante: «Trovatela, è stata lei a decretare la fine della figlia»

L'appello giunge dal legale dell'Associazione Penelope a tutela degli amici e dei familiari delle persone scomparse che si è costituita parte civile nel processo sull'omicidio di Saman Abbas che prenderà inizio a febbraio 2023

Saman Abbas, la madre è ancora latitante: «Trovatela, è stata lei a decretare la fine della figlia»

di Niccolò Dainelli

Dopo la svolta arrivata nelle ultime ore, con il ritrovamento in un casolare a Novellara di ossa umane che potrebbero appartenere a Saman Abbas e l'arresto del padre, all'appello degli indagati manca soltanto la mamma della 18enne di origine pachistana: Nazia Shaheen. La donna risulta ancora ricercata e dall'Italia giunge un appello: «Trovatela».

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L'appello

 

«Per noi rimane importante la mamma di Saman, lei ne ha decretato la fine. Lei scherzava con la figlia poco prima di accompagnarla dai carnefici. Lei l’ha fatta ritornare a casa». Questo è l'appello che giunge dall'avvocato Barbara Iannuccelli, che assiste l'Associazione Penelope a tutela degli amici e dei familiari delle persone scomparse, la quale si è costituita parte civile nel processo sull'omicidio di Saman Abbas, con data di inizio a febbraio 2023.

La fuga in Pakistan

Subito dopo la scomparsa di della giovane, la notte 30 aprile 2021 la madre e il padre di Saman sono fuggiti in Pakistan dall'aeroporto di Malpensa. Da quel giorno si sono perse le tracce dei due, fino a pochi giorni fa, quando il padre è stato individuato e arrestato. Ma della donna ancora nessuna traccia. Risulta ancora non rintracciabile, mentre le notizie su una possibile svolta nel caso giungono dall'Italia con il ritrovamento di un cadavere che potrebbe essere quello di Saman. Ritrovamento avvenuto grazie allo zio della giovane che è stato convinto dall'Imam a rivelare dove fosse nascosto il corpo. 

L'accusa


Nazia Shaheen è accusata, insieme al marito Shabbar Abbas, allo zio Danish Hasnain, considerato l'esecutore materiale del delitto, e ai cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq dell’omicidio di Saman. Ma sarebbe stata proprio la donna ad avere un ruolo centrale nel delitto. «Saman aveva fatto denuncia di smarrimento dei suoi documenti, per cui non aveva alcun motivo per rientrare a casa.

Lo ha fatto per la mamma. E lei, parlando con l’altro figlio, voleva convincerlo a desistere da ogni collaborazione. Noi vogliamo Nazia!», ha proseguito l'avvocato Iannuccelli.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 18:16
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