Saldi invernali gennaio, quando si parte? Slitta l'inizio: il calendario regione per regione

Saldi invernali gennaio, quando si parte? Slitta l'inizio: il calendario regione per regione

Con le zone rosse e arancioni nei primi giorni di gennaio, potrebbe slittare la data di inizio dei saldi invernali. È quanto apprende l'agenzia ANSA, che scrive che alcune regioni starebbero valutando il cambio di data in considerazione delle zone rosse istituite per i prossimi giorni: ricordiamo che i primi tre giorni di gennaio saranno rossi, così come il 5 e il 6 gennaio, mentre il 4 saranno in vigore le regole per le regioni arancioni.

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IL CALENDARIO Per ora, secondo il calendario provvisorio diffuso da Confcommercio, la partenza delle vendite promozionali è articolata praticamente nell'arco di tutto il mese di gennaio. In teoria si dovrebbe partire il 2 in Valle d'Aosta, Molise e Basilicata, il 4 in Abruzzo e Calabria, il 5 in Sardegna e Campania. E dovrebbero essere queste le Regioni dove le date previste potrebbero slittare anticipandole o posticipandole. Fuori dal periodo dei divieti per le feste invece le partenze del 7 gennaio previste per Puglia, Sicilia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. L'Umbria dovrebbe cominciare il 9, il Lazio il 12.

Nella seconda metà del mese partenza prevista il 16 per le Marche e la Provincia Autonoma di Bolzano (comuni non turistici). I saldi arriveranno solo a fine mese, in Liguria, il 29, ed il 30 in Emilia Romagna, Toscana, e Veneto. In queste ultime regioni però come in altre , era stato possibile effettuare vendite promozionali già nei 30 giorni precedenti. Infine, per comprare in saldo nei comuni turistici della Provincia Autonoma di Bolzano, bisognerà attendere il 13 febbraio.

«Per avere indicazioni certe comunque - dice Massimo Torti segretario generale di Federmoda - bisognerà attendere la decisione delle Regioni per le quali visto il decreto natale arrivato last minute bisognerà attendere le prossime ore.

Certo questa confusione non fa bene ed è un ulteriore danno al commercio, nonostante tutti gli sforzi che abbiamo fatto per rispettare le regole». «La moda d'altronde -prosegue-è un mercato che si deprezza» ed i danni sono importanti su tutta la filiera, dal dettaglio all'ingrosso, alla produzione«, »quindi anche i contributi ed i ristori dovrebbero riguardare tutti ed essere proporzionati alle effettive perdite»


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Dicembre 2020, 13:59
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