Rosina Carsetti, la figlia e il nipote non rispondono al giudice. Alla donna dicevano: «Ci costi 5mila euro»

Rosina Carsetti, la figlia e il nipote non rispondono al giudice. Alla donna dicevano: «Ci costi 5mila euro»

Arianna Orazi ed Enea Simonetti, rispettivamente figlia e nipote accusati di aver ucciso Rosina Carsetti, hanno deciso di non rispondere al gip. I due, insieme al marito della 78enne uccisa in casa, Enrico Orazi, sono accusati di omicidio premeditato pluriaggravato, maltrattamenti in famiglia e simulazione di reato.

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Rosina Carsetti, figlia e nipote non rispondono al gip

La svolta nelle indagini era arrivata venerdì scorso, quando la 49enne Arianna Orazi ed il figlio ventenne Enea Simonetti erano stati arrestati per l'omicidio, avvenuto in casa, la vigilia di Natale, a Montecassiano (Macerata). Per l'interrogatorio di garanzia (alle ore 14) la donna, assistita dai legali, è stata trasferita dal carcere di Pesaro al Tribunale di Macerata. Dopo la madre, anche il figlio si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip di Macerata Giovanni Maria Manzoni nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio della nonna. Insieme a madre e figlio, entrambi arrestati dai carabinieri, è indagato a piede libero (per via dell'età avanzata) il marito di Rosina, Enrico Orazi, 79 anni, per concorso in omicidio premeditato pluriaggravato, maltrattamenti in famiglia e simulazione di reato. Gli altri due sono accusati anche di estorsione. Per l'interrogatorio di garanzia il giovane era in video collegamento dal carcere di Montacuto (Ancona) ed è rimasto in silenzio davanti al giudice come preannunciato dai suoi legali.

Rosina Carsetti, l'accusa della Procura: «Una messinscena per nascondere l'omicidio»

L'accusa - il procuratore Giovanni Giorgio e il pm Vincenzo Carusi - ritiene che sia stato il 20enne ad uccidere materialmente Rosina sulla base di un 'piano' studiato dalla madre Arianna i cui rapporti con Rosina si erano sempre più deteriorati anche per motivi economici; il nonno sarebbe stato consapevole del progetto e non lo avrebbe impedito. Gli indagati avevano raccontato di una rapina finita male, di un malvivente solitario che avrebbe ucciso Rosina e sarebbe scappato con duemila euro, dopo aver messo fuori combattimento Arianna ed Enrico poi liberati dal 20enne tornato a casa dal supermercato.

Una «messinscena», come l'hanno definita gli inquirenti, smontata dalle parziali ammissioni del giovane e poi dalle conversazioni dei tre intercettate dagli investigatori.

Rosina Carsetti, il possibile movente: «Ci costi 5mila euro l'anno»

Secondo l'accusa, il movente dell'omicidio sarebbe da ricondurre a dissidi per motivi economici. La famiglia di Rosina Carsetti considerava infatti l'anziana donna un peso e il Corriere della Sera riporta una precisa frase che figlia e nipote le avrebbero rivolto in più di un'occasione: «Ci costi 5mila euro l'anno». Inoltre, l'anziana era stata costretta a cedere metà dell'abitazione e avrebbe ricevuto, per vivere, non più di 10 euro al giorno.

Rosina Carsetti, le intercettazioni: «Non puoi dire che è stato un incidente»

La famiglia di Rosina Carsetti aveva anche iniziato a controllare l'anziana, scoprendo che aveva preso appuntamento, per il 29 dicembre, con il legale di un centro anti-violenza. Quello che Arianna Orazi e Enea Simonetti non sapevano, però, è che a loro volta erano stati intercettati dagli inquirenti. Quando la madre viene a sapere che il figlio si è dichiarato estraneo alla vicenda, gli dice: «Non puoi dire che è stato un incidente, uno strozzamento non puoi farlo passare per incidente». In quel momento, però, mancava ancora l'esito dell'autopsia sul corpo di Rosina. Ci sono poi altri dettagli che vengono affrontati da madre e figlio: dal soqquadro lasciato volontariamente nella casa al fatto di non aver addormentato i cani (in modo da far sembrare normale che, pur in presenza di malviventi, non avessero abbaiato). Infine, gli inquirenti hanno analizzato l'arco temporale tra il rientro a casa dal supermercato (Enea Simonetti aveva riferito di essersi allontanato alle 17.40) e la telefonata al 112: appena sei minuti, decisamente pochi per chi fa la spesa, rincasa dal supermercato, trova il cadavere della nonna e libera il nonno e la madre.

Rosina Carsetti, l'omicidio pianificato su Instagram?

Gli inquirenti hanno setacciato anche gli account social di Arianna Orazi e di Enea Simonetti. In un 'direct' su Instagram, il 16 dicembre, la donna invitava al figlio a raggiungerla a casa: «Vieni, ho iniziato a studiare il piano». La data del 24 dicembre non sarebbe stata scelta a casa: un giorno pre-festivo e in zona rossa, in cui la presenza di tutti i familiari a casa e non nel negozio dove lavoravano non avrebbe dovuto destare sospetti.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Febbraio 2021, 18:34
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