Roma, i sociologi al Governo: "Basta attese, va istituito l'albo professionale della categoria. Siamo indispensabili"

Roma, i sociologi al Governo: "Basta attese, va istituito l'albo professionale della categoria. Siamo indispensabili"

di Mario Fabbroni

Il Covid ha dato la scossa che potrebbe rivelarsi definitiva. Due anni di buio per la pandemia durante i quali le analisi e la guida dei sociologi italiani sono servite a capire reazioni, comportamenti sociali, richieste di aiuto soprattutto da parte di anziani e giovani. E ora i sociologi chiedono con forza al Governo di ottenere finalmente quell'Albo Professionale nazionale per determinare ruoli e competenze di un'attività diventata indispensabile.

Soprattutto con l'intenzione di ottenere questo storico risultato dopo anni di battaglie, l'Associazione Nazionale Sociologi ha convocato a Roma, presso l'Università La Sapienza, il proprio Congresso. In prima linea il professor Tito Marci (Ordinario di Sociologia Giuridica e Preside presso la Sapienza), Pietro Zocconali (Presidente ANS), il professor Domenico De Masi (Socio Onorario ANS) e il segretario nazionale Antonio Polifrone (nella foto, da sinistra a destra,  Polifrone, Marci, De Masi e Zocconali). 

Del resto il titolo del convegno che si è tenuto subito dopo i lavori del Congresso, sempre alla Sapienza di Roma, non lascia spazio al dubbio: "Il ritorno della Sociologia: una grande occasione per i Sociologi". Ma quanto manca ancora per l'esistenza di un Albo professionale dei sociologi? "Solo la volontà politica di affrontare e risolvere una situazione che per certi versi è paradossale - dice il segretario ANS Antonio Polifrone -. La nostra attività è apprezzata praticamente ovunque, assistiamo organi dello Stato e Comuni in tante situazioni delicate. Eppure non c'è un Albo cui fare riferimento, dove i professionisti si iscrivono e sono a disposizione sia del settore pubblico che privato".

Dal 1982, anno in cui l'Associazione Nazionale Sociologi è nata, quello dell'Albo è praticamente un chiodo fisso. L’ANS, Associazione Nazionale Sociologi, è stata fondata a Roma nel 1982. "Tutelare il ruolo e l’attività del sociologo nell’ambito dello studio e della ricerca, oltre che una corretta caratterizzazione professionale è proprio uno dei punti fondamentali che l'ANS deve realizzare - continua Polifrone -. E' abbastanza chiaro che l'istituzione dell'Albo serve a promuovere il riconoscimento giuridico e la valorizzazione professionale del laureato in Sociologia". 

Nel periodo post Covid l'esigenza assume ulteriore importanza, perchè la qualità dei servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni diventa un fattore determinante anche nel rapporto con il cittadino. Ecco perché la ricerca sociologica è un tassello fondamentale di sviluppo. "Esatto, per offrire servizi di qualità bisogna soprattutto progettare in tempo. Anzi, con il giusto anticipo. Un lavoro che va eseguito anche dai sociologi, perché vanno previsti i comportamenti sociali delle masse e intercettate le nuove esigenze". Il che, ad esempio, viene chiaramente fuori dalle ricerche del professor De Masi. 

Quindi più sociologi da impiegare anche nella formazione continua dei dipendenti del Pubblico impiego. "Certo, sarebbe l'ideale per utilizzare al meglio anche le nuove tecnologie - conclude Polifrone -. Siamo immersi in una società in evoluzione, a volte anche troppo rapida. Ma questo percorso virtuoso non parte se prima non ci sarà un Albo dei Sociologi. Il Governo, finalmente, ci ascolti". 


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Dicembre 2022, 14:42
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