Bimba scomparsa a 20 mesi, il papà rom: «Morta soffocata, le ho dato fuoco». Si cerca il corpicino

Video
La polizia sta cercando il corpicino della piccola Esperanza Lara, la bimba di 20 mesi scomparsa lo scorso 23 dicembre e di cui sono stati arrestati due giorni fa i genitori. Sulla Statale 130 tra Cagliari e Carbonia c'è attività per la ricerca dei resti della bimba rom: la Squadra Mobile della Questura di Cagliari e la Scientifica stanno effettuando le ricerche lungo la strada che i genitori Slavko Seferovic e Dragana Ahmetovic entrambi 28enni percorrevano spesso, da Cagliari al campo dove sono stati arrestati.

Stefania uccisa e bruciata, l'sms choc di Chiara: «Grazie per l'aiuto, la festa è andata bene...»

I genitori, entrambi difesi dall'avvocato Daniele Condemi, sono ritenuti responsabili dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere della piccolina. Lui ammette solo l'occultamento e la distruzione del corpicino della figlia di 20 mesi che sarebbe morta soffocata durante il pasto, la moglie sostiene di avergliela consegnata viva tra le braccia. I loro racconti fatti al gip del Tribunale di Cagliari Massimo Poddighe non coincidono nemmeno sulla data (una avrebbe detto il 4 dicembre, l'altro il 7 dicembre). L'ammissione del padre ha comunque convinto il pm Guido Pani della Dda ad attivare nel pomeriggio le ricerche ed un sopralluogo. 

"MORTA PER SOFFOCAMENTO" Slavko Seferovic è stato sentito questa mattina dal Gip: ha parlato per alcune ore squarciando - almeno in parte - la coltre di depistaggi e false ricostruzioni che hanno tenuto impegnati gli investigatori per settimane. Il 28enne - difeso dall'avvocato Daniele Condemi - non ammette l'omicidio, ma sostiene che la bimba sia morta per soffocamento mentre mangiava. La bimba sarebbe morta in dicembre e il padre avrebbe portato il corpicino lungo la Statale 130 dove l'avrebbe bruciato. La moglie - sentita separatamente - avrebbe invece detto al giudice di aver consegnato la bambina viva al marito.

In passato i genitori avevano prima dichiarato che la loro figlioletta era morta nell'incendio che aveva distrutto il loro furgone, poi avevano cambiato versione dicendo che qualcuno l'aveva rapita per chiedere loro un riscatto e aveva appiccato il rogo. Tesi a cui non avevano creduto gli investigatori della Polizia e la Dda di Cagliari che, nei giorni scorsi, avevano arrestato Slavko Seferovic e la moglie Dragana Ahmetovic. Ora il Gip Poddighe dovrà sciogliere la riserva sulla richiesta di custodia cautelare, mentre il pm Pani sta preparando gli atti per far andare in esterna con l'indagato e gli uomini della mobile e cercare il corpicino della piccola.

QUEI 2 EURO DI BENZINA L'accusa rimane quella di omicidio aggravato, occultamento di cadavere, simulazione di reato e incendio doloso.
Su quel percorso, Cagliari-Carbonia, la famiglia rom è transitata spesso e in un distributore di carburante su quella strada l'uomo è stato ripreso mentre acquistava 2 euro di benzina che si è fatto versare all'interno di una bottiglia di plastica. È stata usata per dar fuoco al furgone-casa o per altro? 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Gennaio 2019, 15:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA