Roberto Wirth, Rino Barillari: «Anfitrione di classe, alle sue serate nessuno voleva mancare. Porto nel cuore quell'inchino a Lady D»

Il 're dei paparazzi' ricorda lo storico albergatore romano, proprietario di uno degli hotel più 'in' della Capitale

Roberto Wirth, Rino Barillari: «Anfitrione di classe, alle sue serate nessuno voleva mancare. Porto nel cuore quell'inchino a Lady D»

di Enrico Chillè

Roberto Wirth, il ricordo di Rino Barillari. Il 're dei paparazzi', da oltre 60 anni punto di riferimento sulla vita mondana di Roma, racconta l'uomo dietro il personaggio nel giorno dell'addio allo storico proprietario dell'hotel Hassler.

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Che personaggio era Roberto Wirth?

«Un personaggio naturalmente circondato dalle persone più famose e potenti del mondo. Dove c'era lui, c'era anche il vero mondo internazionale. Aveva amicizie profonde con Ringo Starr e Tom Cruise, ma tutto il mondo è passato da lui. Era sempre tra i primi a dare il benvenuto a personaggi di livello internazionale, come Elton John, ma anche reali e altri capi di Stato. Era un uomo di una classe immensa, riconosciuta anche dalle persone più influenti del mondo».

Dal punto di vista professionale, qual è stato l'aspetto più importante della vita di Roberto Wirth?

«Lui aveva ereditato gli alberghi dalla famiglia, ma sotto la sua gestione ha fatto cose straordinarie. L'importanza dell'Hassler deriva proprio dalla grandezza di Roberto Wirth. Ha fatto parlare dell'Hassler nel mondo, diventando uno dei simboli di piazza di Spagna e di tutta la città.

Era l'uomo più invitato in tutti i salotti romani. Roma e l'Italia perdono un grandissimo personaggio, un vero capitale del Paese».

 

Cosa perdono Roma e l'Italia con la sua scomparsa?

«Roberto Wirth ha rappresentato degnamente Roma e l'Italia, tutto il Paese dovrebbe essere orgoglioso di lui. Era sempre tra i primi a dare il benvenuto a personaggi di livello internazionale, come Elton John, ma anche reali e altri capi di Stato. Era un uomo di una classe immensa, davanti alla quale tutti si inchinavano».

Che persona era Roberto Wirth? 

«Una bravissima persona, oltre che un punto di riferimento per la Roma mondana. Quando lui organizzava una serata, la gente faceva carte false per parteciparvi. I suoi eventi erano sempre quelli più 'in'. Inoltre, era un anfitrione e una guida eccellente: sapeva consigliare, ai più grandi personaggi mondiali che non conoscevano Roma, i luoghi migliori della città. Ho conosciuto personalmente il figlio, che si chiamava come lui. Una persona squisita, gentile e colta, che conosce quattro lingue». 

Qual è l'aneddoto a cui è più legato?

«Senza dubbio, quello su Lady Diana. Quando la principessa del Galles venne ospitata da Roberto Wirth, lui si inchinò con eleganza al suo cospetto: è un'immagine che non dimenticherò mai, la porterò sempre nel cuore».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Giugno 2022, 16:37
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