Richard Gere a Lampedusa con Open Arms: «Sono venuto spontaneamente. Salvini? Non mi interessa»

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Richard Gere scende in campo a favore di Open Arms: in vacanza in Italia, l'attore americano è sbarcato a Lampedusa dopo l'approvazione del decreto sicurezza bis, per dare sostegno alla Ong spagnola ferma da giorni al largo dell'isola con 121 migranti a bordo, a cui si sono aggiunte altre 39 persone soccorse in acque internazionali durante la notte scorsa. 

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«Abbiamo presentato un esposto alla Procura di Roma e a quella di Agrigento per verificare se tutto ciò non rappresenti una fattispecie di reato», l'annuncio in conferenza stampa alla quale sono presenti Oscar Camps, fondatore Open Arms; Riccardo Gatti, presidente Open Arms Italia; Richard Gere, attore e attivista per i diritti umani e Gabriele Rubini (Chef Rubio), cuoco e fotografo. «Aspettiamo un porto sicuro dove sbarcare», ha detto Oscar Camps, fondatore di Open Arms.

Richard Gere sulla nave Open Arms con 121 migranti a bordo


"MIO FIGLIO MOLTO COLPITO DA OPEN ARMS" «Mio figlio che è qui con me a Lampedusa è rimasto molto colpito da questa vicenda e soprattutto dagli operatori di Open Arms, che hanno un cuore enorme oltre a una grande professionalità: io stesso dopo questa esperienza farò ancora di più», ha detto Richard Gere alla presenza del figlio Homer James Jigme, 19 anni. «A Lampedusa sono venuto spontaneamente, nessuno mi ha chiesto di essere qui. Ero in vacanza con la mia famiglia vicino Roma quando ho sentito dell'approvazione decreto Sicurezza bis e quasi non ci potevo credere, non potevo credere che i miei amici italiani potessero tirare una fuori una cosa simile», ha aggiunto. Dopo aver saputo del via libera al decreto Sicurezza bis «ho chiamato i miei amici di Open Arms che ho conosciuto qualche tempo fa a Barcellona - ha spiegato l'attore - e mentre parlavo con loro ho deciso: in 10 minuti ho fatto i pacchi, sono saltato su una macchina e sono arrivato in aeroporto a Roma». 

"LA MAGGIOR PARTE SONO CRISTIANI" «A differenza di quello che dicono i politici, i governi e qualche giornale, la maggior parte dei migranti sono cristiani», ha aggiunto l'attore americano in conferenza stampa a Lampedusa. «Hanno tutti toccato il mio cuore. Ho parlato con un gruppo di donne sulla nave: una nonna, con la figlia e i nipotini e la loro storia è orribile. Hanno minacciato di fare del male al resto della famiglia se la mamma dei bambini non si fosse concessa sessualmente più volte e lei si è sacrificata».

Gere ha avuto da dire anche a Salvini, che ieri aveva ironizzato sul suo arrivo a Lampedusa: «Non sono interessato a Salvini, i politici invece di aiutare queste persone le demonizzano e questo deve finire e può finire se lo facciamo finire noi. Il mio unico interesse è aiutare questa gente. Basta», ha detto l'attore. «Richard Gere sulla Open Arms? Spero che si abbronzi e che si trovi bene... Visto che la nave è una Ong che batte bandiera spagnola possono far sbarcare i 120 immigrati a Ibiza o Formentera, sbaglio? I porti italiani sono e rimangono chiusi. Buon viaggio! P.s. Ma questi radical chic non hanno niente di meglio da fare?», aveva scritto Salvini su Facebook. 

«Deve essere interrotta questa situazione di stallo della Open Arms, adesso. A bordo la situazione è grave, ci sono persone che vivono ammassate tra di loro e se la condizioni non è peggiore è grazie ai volontari della nave», ha detto ancora Gere. «Non sono italiano e sono restio a parlare della situazione politica italiana odierna. Anch'io vengo da un paese dove la situazione politica è bizzarra e dove viene demonizzato chi arriva dal Messico, da El Salvador, da Panama, dall'Honduras». «Sembra che ci sia una generazione di politici che mette la propria energia nel dividere le persone, come se nel dividere ci fosse del guadagno, che è una cosa idiota. Ma siamo tutti interdipendenti».

Richard Gere ha aggiunto: «Tutti noi che siamo saliti a bordo e abbiamo potuto notare che le 121 persone sono state accudite bene dalla Open Arms, mangiano 3 volte al giorno e sembra che stiano bene.
Poi ti rendi conto che sono sulla barca strettissimi, il contatto fisico è ravvicinato e c'è un rumore forte». «È ovvio - ha affermato l'attore - che l'equilibrio è pronto a rompersi per cui questa situazione deve essere interrotta adesso. La situazione è grave, molte di queste persone sono state già su delle barche, sono state riportate in Libia e torturate e poi di nuovo in viaggio. Se non ci fosse stata l'Open Arms queste 121 persone sarebbero morte. Queste persone non hanno la visione del futuro, hanno solo l'immediata esigenza di lasciare il posto degli orrori dove sono stati in Libia e sono pronti a morire per fare questo».


IL SALVATAGGIO DI IERI La segnalazione del barcone con a bordo le 39 persone è arrivata ancora una volta da Alarm Phone. Nella serata di ieri «siamo stati contattati da una barca in difficoltà nella zona Sar maltese con 45 persone a bordo - scrive su Twitter il servizio telefonico che fornisce ai migranti un numero da chiamare in caso di difficoltà - Alle 21 abbiamo avvertito l'Rcc (Centro di coordinamento dei soccorsi, ndr) di Malta» chiedendo un soccorso immediato in quanto, stando al racconto dei migranti, la barca stava affondando. 

A chiedere l'intervento di Open Arms è stata proprio Malta ma ora La Valletta ha fatto sapere alla Ong di essere disponibile a trasferire su una motovedetta i 39 salvati questa notte e trasferirli a terra ma di non essere disponibile per gli altri 121 migranti a bordo da 9 giorni. Una decisione «inammissibile», dicono da Open Arms. «Questa situazione - aggiunge Oscar Camps - sta provocando gravi problemi di sicurezza a bordo».

«La situazione è molto difficile. Lo sbarco si deve fare per tutte le persone perché non possiamo mettere a rischio la sicurezza degli altri», ha detto Riccardo Gatti, presidente di Open Arms Italia, parlando della situazione a bordo della nave nel corso della conferenza stampa all'aeroporto di Lampedusa (Ag), con riferimento alla disponibilità di Malta ad autorizzare lo sbarco dei 39 migranti soccorsi la scorsa notte ma non i 121 salvati una 9 giorni fa.

Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Agosto 2019, 14:57
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