Ricetta elettronica, arriva la proroga di un anno dopo le proteste di medici e farmacisti

La misura, che consentiva ai medici di ricorrere alla ricetta elettronica sostituendo quella cartacea, era contenuta in un'ordinanza legata alla pandemia

Ricetta elettronica, arriva la proroga di un anno dopo le proteste di medici e farmacisti

Dopo le proteste di ieri, arriva la rettifica che 'salva' le ricette elettroniche dei medici. Il governo, riunito oggi in Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi - Cdm presieduto da Matteo Salvini perché la premier Giorgia Meloni ha qualche linea di febbre - ha inserito il posticipo della norma, in scadenza a fine anno nel cosiddetto decreto Milleproroghe.

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Ricette elettroniche, misura prorogata

Ci sarà dunque la proroga di un anno delle ricette elettroniche, come chiesto a gran voce dai camici bianchi. La misura, che consentiva ai medici di ricorrere alla ricetta elettronica sostituendo quella cartacea, era contenuta in un'ordinanza legata alla pandemia. Tuttavia, non essendoci più lo stato d'emergenza dovuto al Covid, il governo ha deciso -si apprende da Palazzo Chigi- di inserire il posticipo in milleproroghe, consentendo di rinnovare di un anno la possibilità di utilizzare le ricette elettroniche.

Pediatri: ora va prorogata

«Per evitare di affollare ulteriormente gli studi dei pediatri di famiglia in questo periodo di alta circolazione di infezioni virali è necessario, nell'immediato, trovare il modo di prorogare il promemoria o ricetta dematerializzata. Ma, per trasferire in modo sicuro le informazioni dal prescrivente al paziente, bisogna puntare sul fascicolo sanitario elettronico, come avviene oggi in Veneto». Lo spiega all'ANSA Luigi Greco, consigliere nazionale della Società Italiana di Pediatria (Sip) e pediatra famiglia a Bergamo.

«La proroga della ricetta dematerializzata - aggiunge - dovrebbe essere però vincolata all'impegno, da parte delle regioni, a una effettiva implementazione del fascicolo sanitario elettronico, attraverso la tessera sanitaria o specifiche App.

Tutto ciò che si può fare in remoto è meglio lo si faccia, visto che la tecnologica lo permette, a beneficio dei pazienti, dei medici e dell'ambiente». 


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 21:35
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