«Una sorella come migliore amica» e «La mia unica ragione di vita», scrivevano nelle loro storie di Instagram. Giulia e Alessia Pisanu, 17 e 15 anni, erano molto affiatate: sempre insieme, fino all’ultimo. Quando una delle due ha disperatamente tentato di salvare l’altra. Quanto accaduto ieri, poco prima delle 7, alla stazione di Riccione, non ha ancora un perché. Una tragedia consumata davanti a decine di persone e che ha lasciato sgomenta tutta Italia.
Secondo le testimonianze, una delle due sorelle era sconvolta, sosteneva di essere stata derubata e non aveva il cellulare. Entrambe sembravano stanche e un po’ confuse, forse dopo una lunga nottata. Poi, il dramma: una delle due sorelle, vestita di nero, si siede sui binari, l’altra, vestita di verde e con un paio di stivali neri in mano, cerca di farla rialzare. In un attimo l’Etr Freccia Rossa, in arrivo da Pescara, le travolge. Un impatto così forte da rendere complicata anche l’identificazione delle due ragazze. Che è stata possibile solo studiando il cellulare di una delle due, nonostante fosse piuttosto danneggiato. Lo smartphone era intestato a una ditta di traslochi di Castenaso (Bologna), di proprietà del padre delle ragazze: proprio risalendo all’azienda, all’uomo è stata data la notizia che nessun genitore vorrebbe mai ricevere ed è stato chiesto di raggiungere Riccione per riconoscere quei corpi dilaniati dall’impatto.
Una tragedia che ha sconvolto non solo Castenaso, che ora si stringe attorno ad una famiglia molto nota e ben voluta da tutti, ma anche la città di Riccione. «Siamo senza parole, è difficile da accettare.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Agosto 2022, 06:00
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