Cerimonie, matrimoni, piscine, feste. Le linee guida per le riaperture: cosa cambia. Tutte le nuove regole

Video

Riaperture delle attività e via libera alle cerimonie. Il documento di ben 35 pagine diffuso dalla Conferenza delle Regioni è la bussola per il ritorno alla normalità per chi lavora e per chi fruisce delle innumerevoli attività ricreative e non del nostro Paese. Sono le "Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali", una specie di bibbia del ritorno alla vita dopo il Covid (o insieme al Covid ma vaccinati). 

Parole chiave? Soprattutto per i matrimoni che ripartono (con le feste e i ricevimenti) dal 15 giugno. Esterno: si chiede di privilegiare «laddove possibile», l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici, dehors), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro. Distanziamento e macherine sempre da mantenere: regole da seguire per arrivare alla normalità. 

SCARICA QUI IL PDF CON LE LINEE GUIDA DELLE RIAPERTURE

CERIMONIE

Nel rispetto delle misure di carattere generale sopra riportate e dei protocolli adottati per lo svolgimento dei riti (religiosi e civili), le seguenti indicazioni integrative costituiscono indirizzi specifici per i banchetti nell’ambito delle cerimonie (es. matrimoni) ed eventi analoghi (es. congressi). ▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento.

▪ Mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni.

▪ Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

▪ Disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione.

▪ Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro. ▪ Assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo.

▪ Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti.

▪ È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, 5 escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet.

▪ Per eventuali esibizioni musicali da parte di professionisti, si rimanda alle indicazioni contenute nella scheda specifica. In ogni caso devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro.

▪ E’ obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.

▪ Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.

Parole chiave? Soprattutto per i matrimoni che ripartono (con le feste e i ricevimenti) dal 15 giugno. Esterno: si chiede di privilegiare «laddove possibile», l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici, dehors), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro. Quando non si può, le linee guida raccomandano di arieggiare bene gli ambienti. Come? Con porte, finestre e vetrate aperte «al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni». Inoltre non si deve solo tenere conto dei coperti e delle distanze: «l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna».

Altra espressione importante che compare nelle linee guida è: responsabilità individuale.

Ci dice che dobbiamo mantenere dei comportamenti corretti perché dipende da ognuno di noi il rischio di non ripiombare in situazioni critiche. Dove si dice, ad esempio, che al chiuso «la consumazione al banco deve assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale». Nelle regioni, quindi, in cui gli indici epidemiologici si rialzano, la parola d'ordine è: distanza. Nel documento infatti si legge: «Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale».

Quando si mangia e beve - È importantissimo l'aspetto dell'igiene, prima di tutto. E quindi: predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani. E poi: i servizi igienici dovranno essere puliti più volte al giorno.

Bisogna disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale (Green pass).

Bisogna poi fare in modo che si evitino assembramenti al di fuori del locale e delle sue pertinenze. Si deve privilegiare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni. «E’ comunque consentito l’accesso, anche in assenza di prenotazioni, qualora gli spazi lo consentano, nel rispetto delle misure di prevenzione previste. In tali attività non possono essere continuativamente presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere. 

La mascherina - Un'altra disposizione importante: i clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo.

Menu? Meglio digitale o plastificato - Si deve favorire la consultazione online del menu tramite soluzioni digitali, oppure predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere; - al termine di ogni servizio al tavolo, assicurare pulizia e disinfezione delle superfici.

Il buffet sì ma non ci si serve da soli eccetto per le porzioni monodose- È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali. La fila per il buffet prevede 4 metri di distanza tra persona e persona. 

Il Covid manager - È il nuovo responsabile della sicurezza che deve individuare tutte le possibili situazioni e rischio e sbarrare la strada al coronavirus. Deve anche vigilare sul rispetto delle norme anti-virus alla ripresa, sempre più imminente, di eventi e cerimonie. Una figura relativamente nuova già presente nelle aziende o nelle produzioni cinematografiche, un referente 'ad hoc' per verificare il rispetto di documenti, autorizzazioni e normative riguardo il coronavirus. Dai matrimoni ai congressi, ogni evento avrà il suo referente che avrà l'obbligo di far rispettare i protocolli di settore. Sono in molti gli organizzatori che corrono ai ripari cercando di individuare questa nuova figura professionale, sul cui ruolo si sta dibattendo anche in sede di Cts.

Cosa procurarsi prima dell'evento- Il primo settore a sperimentare la novità sarà quello dei matrimoni che riaprirà i battenti ufficialmente il prossimo 15 giugno. Le linee guida cui fa riferimento il nuovo decreto varato da palazzo Chigi, infatti, prevedono una serie di obblighi da rispettare, tra cui l'elenco dei partecipanti da mantenere per 14 giorni, la sistemazione e l'adeguamento degli spazi per evitare assembramenti e la richiesta dei pass vaccinali o dei tamponi negativi. Non tutto, però, è ancora chiaro per wedding planner e organizzatori che chiedono maggiore trasparenza della norma. Sarebbero proprio loro, infatti, i più coinvolti dalle nuove regole. Quello che sembra certo, al momento, è che il Covid manager operano su specifica delega da parte dei «clienti» e dei vari fornitori e professionisti impiegati nell'organizzazione e nello svolgimento dell'evento, impartendo direttive vincolanti per lo svolgimento in sicurezza del matrimonio.

Il ruolo del referente Covid ha fatto il suo debutto con la riapertura delle scuole che, già da quest'anno, avevano l'obbligo di individuare un responsabile che facesse da interfaccia con il Dipartimento di prevenzione per informare su eventuali casi o focolai nell'istituto. Ma il ruolo del «covid manager», presente anche nelle strutture sanitarie assistenziali, si è presto diffuso nelle principali aziende italiane, seppur in forma volontaria. A fare da apripista, in tal senso, sono state in particolare Lombardia e Veneto, due delle regioni più colpite dalla pandemia. Così come avviene per le scuole, anche in questo caso il responsabile fa da interfaccia con le autorità sanitarie, oltre a verificare il rispetto di tutte le norme anti-Covid. Intanto, in vista della progressiva riapertura di tutti i settori, sul web prolificano nuovi corsi professionali per la formazione di Covid manager, con tanto di programma di studio e materiale didattico. Si parte dal corso base per poi passare a quello avanzato.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Maggio 2021, 08:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA