Riaperture, si teme primo weekend post-lockdown. A Roma mille agenti anti-movida

Video
I patiti della movida stanno diventando nella Fase 2 quello che i runner sono stati durante il lockdown: potenziali untori, parola manzoniana tornata in auge in Italia con il coronavirus. Il rischio di contagio per assembramenti intorno ai locali è ben più consistente di quello rappresentato dai podisti e così, in vista di un weekend quasi estivo, il ministero dell'Interno rafforza i controlli e i presidenti di Regione minacciano nuove ordinanze. Per evitare altre scene come quelle sui Navigli a Milano, alla Vucciria a Palermo, a Napoli e in altre città. Intanto fonti del ministero della Salute smentiscono che le riaperture dei confini regionali avverranno solo tra territori a contagio omogeneo.
 
 

Il primo fine settimana dopo l'uscita da lockdown preoccupa perché la curva discendente dell'epidemia sembra aver riportato la gente in strada per i divertimenti abituali, dappertutto, da Nord a Sud. Solo a Roma la Questura schiererà circa mille agenti delle forze dell'ordine per sorvegliare la movida, evitare assembramenti e sanzionare chi non rispetterà distanze e uso della mascherina, compresi i gestori dei locali se troppo tolleranti. Le multe possono arrivare fino a 3 mila euro. Il timore dei governatori è che l'affollamento possa creare nuovi focolai e mettere a rischio le riaperture delle attività produttive ripartite dal 18 maggio. L'orizzonte è ora quello del ritorno alla mobilità fra regioni dal 3 giugno. Dal ministero della Salute si smentiscono però le indiscrezioni secondo cui lo spostamento avverrà solo tra Regioni con pari livello di contagio.

Fase 2, attività fisica all'aperto e aree giochi per bambini, cinema e teatri e ristoranti: il documento delle Regioni

Le decisioni sulle aperture dei confini verranno prese sulla base dei dati epidemiologici di fine mese. E secondo l'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità (Iss), tutte le regioni presentano un rischio basso, tranne la Valle d'Aosta (basso-moderato) e la Lombardia che resta sotto osservazione. Per il momento, sindaci e governatori sono al momento impegnati soprattutto nel varo di nuove ordinanze anti-movida. In prima linea lo sceriffo Vincenzo De Luca in Campania, che ha ritardato l'apertura di molte attività rispetto al resto del Paese e ora ha nel mirino i «cafoni» - così li chiama - decisi a tirar tardi in strada. «Cogliamo l'occasione per umanizzare i momenti di incontro - dice - affinché non ci si rincretinisca di alcol e droghe» e annuncia la «chiusura dei baretti alle 23». Intanto, a pochi giorni dall'apertura chiude il Real Bosco di Capodimonte, a Napoli. «Troppe infrazioni», la motivazione. Nella Conferenza delle Regioni i presidenti del Nord - le aree di gran lunga più colpite da Covid-19 - spingono per cercare una qualche normalità che intercetti la stagione turistica estiva.

Fase 2, attività fisica all'aperto e aree giochi per bambini, cinema e teatri e ristoranti: il documento delle Regioni

Lunedì in Emilia-Romagna riapriranno parchi acquatici, zoo, lunapark e attrazioni di spettacolo viaggiante. In Puglia invece Michele Emiliano minaccia di chiudere i locali se i titolari non faranno rispettare l'obbligo di mascherina e il divieto di assembramento. In un'oscillazione tra voglia di ricominciare e timore di ricadute epidemiologiche. Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia si è impegnato per ulteriori semplificazioni delle procedure nella Fase 2, con l'obiettivo di «una proposta unica e condivisa dal sistema delle Autonomie sulla sburocratizzazione e sulla riduzione dei tempi per le imprese da sottoporre al governo e alla ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, in vista del prossimo Decreto legge semplificazioni». I prossimi giorni saranno cruciali per vedere se i contagi risalgono e di quanto. Quindi occhi puntati nel weekend sulla movida, ma il segretario Pd Zingaretti esorta a non considerare «i giovani degli untori». «Non bisogna criminalizzarli - dice -. Sono le principali vittime di questo periodo, dal punto di vista della formazione, del lavoro e in futuro del debito pubblico. »Vanno responsabilizzati - dice il sindaco di Bari e presidente dell'Associazione Comuni Antonio Decaro - non criminalizzati«.

Serie A, via libera agli allenamenti di gruppo: ecco le linee guida aggiornate

Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 08:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA