«Resti umani negli scatoloni»: l'orrore al cimitero, due arresti per irregolarità nelle cremazioni

«Resti umani negli scatoloni»: l'orrore al cimitero, due arresti per irregolarità nelle cremazioni
Resti umani abbandonati in scatoloni. Due persone sono state arrestate questa mattina a Biella, dopo il blitz nell'ambito di un'inchiesta per presunte irregolarità nelle cremazioni: i Carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria hanno eseguito i due ordini di custodia cautelare in carcere e posto sotto sequestro il Tempio crematorio della città piemontese. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Teresa Angela Camelio.

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Al momento sull'operazione viene mantenuto il massimo riserbo.
Una conferenza stampa è stata convocata nel pomeriggio, alle ore 17, nell'ufficio del procuratore di Biella. Nel corso delle indagini, condotte nel massimo riserbo, sarebbero stati trovati appunto resti umani abbandonati in scatoloni. Bloccate una decina di esequie, che erano in programma questa mattina.


Il tempio crematorio si trova all'interno del cimitero di Biella ed è gestito dalla Socrebi, società dell'impresa di pompe funebri Ravetti. È stata quest'ultima, attraverso un project financing, a costruire struttura e impianto, del valore di circa due milioni di euro, in cambio della gestione per 27 anni. Pochi giorni fa il Consiglio comunale ha bloccato e rimandato in commissione una delibera relativa alla costruzione di un secondo forno. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Ottobre 2018, 10:49
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