Reperti archeologici trafugati dai tombaroli e rivenduti all'estero: tornano in Italia 60 opere da 20 milioni di euro

Reperti archeologici trafugati dai tombaroli e rivenduti all'estero: tornano in Italia 60 opere da 20 milioni di euro

di Greta Posca

Alcuni pezzi non li aveva mai visti nessuno. Di altri si erano perse le tracce negli anni. L'Italia riporta a casa 60 reperti archeologici di eccezionale qualità, trafugati e venduti negli Stati Uniti. Si tratta di una collezione di opere il cui valore è stato stimato in circa 20 milioni di euro: pezzi unici rimasti per anni in musei, case private e gallerie estere senza alcun diritto di proprietà. Il rimpatrio è frutto della collaborazione investigativa delle magistrature italiane e statunitensi che hanno seguito le tracce dei reperti, frutto di scavi clandestini o veri e propri furti, immessi nel mercato antiquario internazionale da ricettatori e mercanti d'arte.

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I reperti trafugati tornano a casa


Ritorna così a casa Ercole fanciullo con serpente, affresco del I secolo d.c., proveniente da scavi clandestini nell'area di Pompei: commercializzato da un trafficante internazionale, era finito a casa di un collezionista statunitense. E ritorna il particolarissimo busto di bronzo maschile, risalente tra la fine del I secolo a.C.

e il I secolo d.C., a cui restano ancora tracce materiche usate per la resa degli occhi, finito negli Stati Uniti tramite un commerciante svizzero che lo vendette a un collezionista della contea di New York. Stesso percorso seguito dalla coppa kylix a fondo bianco risalente al V secolo a.C., contrabbandata in Svizzera attraverso un ricettatore internazionale e poi acquistata da una nota istituzione museale newyorkese nel 1979.

Sangiuliano: «Un grande successo»


«È un grande successo contro il traffico illecito», si rallegra il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che plaude al lavoro «competente e di cuore» e di squadra compiuto dai carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale e il New York County District Attorney's Office. Riportare a casa i gioielli italiani è una delle priorità del ministro. «Tanto deve essere fatto ancora su questo fronte. La certezza del diritto deve essere garanzia di civiltà e di rispetto delle leggi nazionali ed internazionali, di trattati che impediscono l'esportazione illegale di opere d'arte».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Gennaio 2023, 09:32
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