L'Italia divisa dai divieti: 7 zone rosse, 9 arancioni. Tutte le regole (diverse) delle Regioni: cosa si può o non si può fare

L'Italia divisa dai divieti: 7 zone rosse, 9 arancioni. Tutte le regole (diverse) delle Regioni: cosa si può o non si può fare

Da domenica 15 novembre l'Italia "cambia colore". Alla luce dell'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza tenuto conto del monitoraggio dell'Iss così cambia la mappa delle Regioni e delle Province autonome: sette aree 'zona rossa', 9 'zona arancione' e 5 'zona gialla'.

Due Regioni - Campania e Toscana - stanno per aggiungersi all'elenco delle zone rosse di cui già fanno parte Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano e Valle d'Aosta.

Emilia-Romagna, Friuli e Marche diventeranno arancioni, raggiungendo Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria. 'Gialle' rimangono invece Lazio, Molise, Sardegna, Trento e il Veneto.

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ABRUZZO (ARANCIONE) : In Abruzzo è previsto il potenziamento dei controlli per assicurare il rispetto delle misure e per far rispettare il divieto di assembramenti, con l'utilizzo di impianti di diffusione sonora per richiamare l'attenzione delle persone. Particolare attenzione al controllo degli spostamenti tra Comuni e verso il capoluogo.

BASILICATA (ARANCIONE): Rimodulati i servizi di vigilanza e controllo connessi all'emergenza epidemiologica da parte delle forze di Polizia, con il concorso della polizia locale e dei militari dell'Esercito di 'Strade Sicure'. In definizione l'abolizione delle 'zone rosse' nei Comuni di Genzano di Lucania e Irsina.

BOLZANO (ROSSA): La provincia autonoma di Bolzano è zona rossa, con un regime definito 'lockdown duro': nel capoluogo l'attività motoria potrà svolgersi entro una distanza massima dalla propria abitazione di 1.000 metri, e c'è un'app per controllarla. In Alto Adige dalla prossima settimana scatta la didattica a distanza per tutte le medie e superiori; in presenza negli asili e nelle scuole elementari solo per i bambini i cui genitori svolgono lavori essenziali. Misure più restrittive anche per le attività economiche. Previste. Il governatore Arno Kompatscher annuncia un test di massa per 350mila persone.

TRENTO (GIALLA): Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha varato una nuova ordinanza che prevede interventi sulle attività motorie, sulla somministrazione di bevande in bar e ristoranti, su alcune chiusure festive, sui mercati all'aperto e sulle modalità per fare la spesa.

CALABRIA (ROSSA): A Catanzaro sospese le attività didattiche in presenza per le scuole di ogni ordine e grado fino al 28 novembre, anche degli asili pubblici e privati.

CAMPANIA (ROSSA): In Campania i sindaci di alcune città, come Benevento e Torre Annunziata, si sono mossi nella direzione di chiudere strade o piazze affollate. Anche a Napoli sono attese misure in questa direzione, in particolare per 90 strade che risultano particolarmente soggette ad assembramenti.

EMILIA-ROMAGNA (ARANCIONE) : l'ordinanza del governatore Bonaccini prevede negozi chiusi la domenica (tranne farmacie, alimentari, tabacchi ed edicole) mentre il sabato saranno chiusi anche i parchi commerciali e i negozi più grandi. A scuola vietate lezioni di ginnastica, di canto e di strumenti a fiato. Stop anche all'attività sportiva e motoria nei centri e sul lungomare. A Bologna il sindaco vieta iniziative, manifestazioni ed eventi in centro storico, compresa l'attività degli artisti di strada.

FRIULI VENEZIA-GIULIA (ARANCIONE): Il governatore Fedriga ha emesso una ordinanza, che prevede la "raccomandazione" per l'accesso ai negozi delle grandi e medie strutture nelle prime due ore della giornata agli anziani. Tra le altre misure: negozi chiusi nei festivi (tranne farmacie, alimentari, edicole e tabacchi). Consumazioni al bar solo da seduti dopo le 15, attività motoria lontana dai centri storici, centri commerciali chiusi nei prefestivi e festivi. Nelle scuole del primo ciclo sospese le lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato.

LAZIO (GIALLO): Controlli sugli arenili ma anche nelle aree verdi della Capitale. A Roma messaggi 'anti-folla' dalle auto dei vigili e accessi contingentati in caso di assembramenti nelle vie dello shopping, monitorate con l'elicottero. Stop alle fermate metro del centro: il Comune valuta l'apertura delle ztl. Decisa la chiusura dei maxi-store e dei mercati non alimentari nei festivi.

LIGURIA (ARANCIONE): A Genova in arrivo una ordinanza per vietare dal weekend le passeggiate in alcune parti della città, come il lungomare.

Parchi aperti ma controllati con personale della Protezione civile a verificare gli assembramenti. In quanto zona arancione, chiusura di bar e ristoranti e il divieto di uscire dalla regione e spostarsi tra Comuni, salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità.

LOMBARDIA (ROSSA): In Lombardia, ricaduta in zona rossa, vengono applicate le restrizioni più severe previste dal dpcm: non si può uscire di casa se non per comprovati motivi, chiusi i negozi salvo quelli di necessità, didattica a distanza. A Milano controlli serrati e chiusure: solo ieri un ristorante del centro, tre circoli privati e una macelleria.

MARCHE (ARANCIONE): In ossequio alle restrizioni della zona arancione: coprifuoco dalle 22 alle 5, dad al 100 per cento alle superiori, chiusi bar, pasticcerie e gelaterie, consentita la consegna a domicilio, centri commerciali chiusi nel week end, capienza sui bus ridotta del 50%.

MOLISE (GIALLA): In Molise le restrizioni 'standard' delle zone gialle: ci si può spostare da Comune a Comune e da Regione a Regione. Ristoranti e bar chiudono alle 18, i negozi invece restano aperti fino a chiusura. A Termoli proteste dei commercianti: con bar e ristoranti chiusi presto, cala anche l'incasso.

PIEMONTE (ROSSA): Stretta severa per il Piemonte, così come per le altre zone rosse: vietati gli spostamenti, se non per lavoro, necessità o salute, anche all'interno del proprio Comune. Chiusi bar e ristoranti. In presenza solo le scuole dell'infanzia, le elementari e la prima media.

PUGLIA (ARANCIO): dopo gli assembramenti dello scorso weekend, a Bari si è decisa la stretta: il sindaco ha aumentato i controlli in alcune vie della città e nei pressi delle grandi strutture commerciali. Chiusi tre giardini e lo skate park. A Trinitapoli in azione sentinelle anti-assembramenti. Altri quattro sindaci hanno disposto la chiusura di alcune aree fino al 3 dicembre: Altamura, Monopoli, Noicattaro e Corato. A Foggia da oggi chiuse la villa comunale e, nel fine settimana, le principali vie del centro.

SARDEGNA (GIALLO) : A Cagliari vietate bici e altri mezzi su ruote sulla passeggiata dell'Ammiragliato. L'assessore regionale alla Sanità Nieddu ha chiesto al governo di chiudere tutte le scuole, elementari, medie e superiori, per frenare il Covid. In arrivo dalla Regione un piano per la riorganizzazione della sanità.

SICILIA (ARANCIONE): Il sindaco di Palermo Orlando ha sospeso l'ordinanza, già annunciata, di chiusura delle scuole dell'obbligo. Fino al 3 dicembre divieto di stazionamento in centro e nel weekend anche sul litorale. Anche l'arcivescovo Lorefice ha disposto la sospensione delle attività parrocchiali in presenza a eccezione della Messa e degli altri sacramenti. A Catania, divieto di stazionamento nel weekend a Piazza Duomo e nel Borgo Marinaro.

TOSCANA (ROSSA): Maggiori controlli delle forze dell'ordine, in particolare nei fine settimana, e via libera anche a eventuali misure più restrittive, compresa la chiusura delle strade e delle piazze maggiormente frequentate, come a Firenze o a Empoli. Stop a ristoranti e bar nei weekend. Livorno ha già disposto di interdire l'accesso ai 'moletti' nel fine settimana; Monsummano ha detto stop alle passeggiate nei parchi e nei giardini pubblici.

UMBRIA (ARANCIONE): Oltre alle misure previste dal dpcm per le zone arancioni, sono state decise restrizioni cittadine: il sindaco di Perugia ha disposto la chiusura al pubblico, per l'intero arco della giornata e fino al 22 novembre, della scalinata della cattedrale di San Lorenzo. Anche a Terni disposto il divieto d'accesso ad alcune aree della città.

VALLE D'AOSTA (ROSSA): Con le misure più restrittive previste dal dpcm, la Valle d'Aosta si affida all'online: lezioni universitarie solo a distanza e indicazione sui siti del Comune del capoluogo e della Confcommercio dei negozi aperti che effettuano servizi di consegna a domicilio.

VENETO (GIALLO) : Ordinanza del governatore Luca Zaia contro lo 'struscio': non è permesso passeggiare nei centri storici delle città e nelle aree affollate; la somministrazione di bevande e alimenti dalle 15 alle 18 dovrà avvenire esclusivamente da seduti. Nei prefestivi chiuse le grandi e medie strutture di vendita, outlet compresi. Aperti solo alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole. Nei festivi vietato ogni tipo di vendita, ad eccezione degli alimentari. Per centri commerciali e supermercati favorire l'accesso degli anziani nelle prime due ore. Stretta anche sui mercati all'aperto. A Verona nel fine settimana senso unico per le strade pedonali.


Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Novembre 2020, 13:14
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