La curva dei contagi rimane stabile, ma sono soprattutto i dati sui decessi e sull'occupazione dei posti in terapia intensiva che continuano a sollevare preoccupazione. Così, oggi l'ordinanza del ministro della Sanità, fondata sui risultati del monitoraggio settimanale del Comitato tecnico scientifico, produrrà poche novità. Da lunedì solo alcune regioni torneranno ad essere arancioni da rosse (Lazio e forse Veneto). La Lombardia dovrebbe restare nella zona rossa mentre in Valle d'Aosta, dove sono schizzati i contagi, si ipotizza di anticipare la zona rossa già da domani. Nessuna regione sarà gialla e comunque, per tutta Italia, dal 3 al 5 aprile scatterà la zona rossa per evitare spostamenti e assembramenti durante le festività di Pasqua. Nelle zone arancioni riapriranno i negozi, i parrucchieri e i centri estetici, non i bar e i ristoranti.
C'è poi il problema delle misure da adottare dopo il 6 aprile, quando scade il decreto con le misure attualmente in vigore. Il governo se ne occuperà già oggi con la cabina di regina convocata dal premier Mario Draghi, ma già si prevede un braccio di ferro fra rigoristi e aperturisti.
Il decreto legge con le nuove misure dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana, forse martedì.
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Marzo 2021, 12:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout