Covid, i dati Iss: Rt in calo a 0,85. «Oltre quota 1 in cinque regioni». Campania verso la zona arancione

Covid, i dati Iss: Rt in calo a 0,85. «Oltre quota 1 in cinque regioni». Campania verso la zona arancione

Nell'attesa di conoscere i nuovi colori delle Regioni, emergono i primi dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, come ogni venerdì. Scende ancora il valore dell'Rt nazionale, che cala oggi a 0.85 mentre l'indice la scorsa settimana era 0,92. Nel pomeriggio si conosceranno i nuovi colori delle Regioni, con l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza: la mappa del Paese non sarà però stravolta. Attualmente quasi tutta Italia è in zona arancione, con sole quattro regioni in zona rossa: Campania, Puglia, Sardegna e Val d’Aosta.

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L'unica regione che dovrebbe passare da zona rossa ad arancione, alla luce dei dati del monitoraggio, dovrebbe essere la Campania: i dati sono ora in valutazione da parte della cabina di regia e come sempre saranno valutati dal Comitato tecnico scientifico a supporto delle decisioni del ministro Speranza che deciderà le ordinanze. Puglia, Sardegna (entrata la scorsa settimana nella fascia di rischio più alta) e Valle d'Aosta rimarrebbero rosse. Tutte le altre regioni resteranno arancioni, anche se la Sicilia rischia. Ci sono inoltre alcune aree che mirano alla zona gialla: Lazio, Umbria, Veneto, Basilicata, Abruzzo, Molise e Alto Adige. Da ricordare, però, che come stabilito con le ultime regole del governo, non ci saranno zone gialle fino al 30 aprile.

Incidenza in calo, solo Calabria a rischio alto

Questa settimana si osserva ancora una diminuzione della incidenza settimanale, che è pari a 160,5 per 100.000 abitanti nel periodo 05/04/2021-11/04/2021 contro 210,8 per 100.000 abitanti nella settimana precedente del 29/03/2021-04/04/2021. L'incidenza resta tuttavia elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.

Nell'ultima settimana, compresa tra il 5 e l'11 aprile, si osserva un'ulteriore diminuzione del livello generale del rischio, con una Regione (Calabria) che ha un livello di rischio alto, 16 con una classificazione di rischio moderato (di cui 4 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e tre Regioni (Abruzzo, Campania, Veneto) e una Provincia Autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso.

Cinque Regioni/PPAA (contro otto della settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Si tratta di Basilicata, Sardegna, Sicilia, Toscana e Valle d'Aosta.

Tra queste, una Regione (Sardegna), rileva il monitoraggio, ha una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Due Regioni (Sicilia e Valle d'Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno. 

Lieve calo delle terapie intensive

Continua la pressione sulle terapie intensive ed i reparti ospedalieri con un tasso di occupazione a livello nazionale al di sopra della soglia critica sia in terapia intensiva (39% rispetto alla soglia di allarme fissata al 30%) che in area medica (41% contro il 40% della soglia critica), che tuttavia per la prima settimana mostrano segnali di una lieve diminuzione, evidenziano i dati del monitoraggio settimanale all'esame della cabina di regia tecnica. Resta alto il numero di Regioni/PPAA con un tasso di occupazione in intensiva e aree mediche sopra soglia (14 contro le 15 della settimana precedente). 

Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale, evidenzia la bozza del monitoraggio, è sopra la soglia critica (39%) anche se il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.743 (06/04/2021) a 3.526 (13/04/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche sopra la soglia critica (41%) ma in diminuzione. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 29.337 (06/04/2021) a 26.952 (13/04/2021).

Cosa succede nella zona rossa

Ci si può muovere solo per lavoro, salute, necessità con l’autocertificazione. Consentito ritorno alla residenza, domicilio o abitazione. Bar e ristoranti chiusi, sì servizio a domicilio e asporto (fino alle 18 bar, alle 22 altri). No visite a parenti e amici, se non a persone non autosufficienti (un adulto con due minori). Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine, centri sportivi. Sì attività motoria vicino casa e sportiva nel comune, da soli e all’aperto. Chiusi i negozi – anche parrucchieri, barbieri, centri estetici – tranne servizi essenziali

Cosa succede nella zona arancione 

Consentiti spostamenti nel comune tra le 5 e le 22, altrimenti solo per lavoro, studio, salute, necessità. Bar e ristoranti chiusi, sì servizio a domicilio senza limiti di orario e asporto (fino alle 18 i bar, fino alle 22 gli altri). Aperti i negozi, tranne nei centri commerciali in festivi e pre. Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine. Si può praticare sport nel comune, all’aperto e da soli, o in centri sportivi all’aperto. Sì visite una volta al giorno, tra le 5 e le 22, verso una casa nel comune per 2 persone (under 14 e disabili esclusi).


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Aprile 2021, 13:43
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