Tre regioni in arancione da oggi, altre nove ancora in zona rossa. Dalla scuola alle visite, cosa si può fare e cosa no

Tre regioni in arancione da oggi, altre nove ancora in zona rossa. Dalla scuola alle visite, cosa si può fare e cosa no

di Domenico Zurlo

La pandemia di Covid continua a correre e continua anche la divisione in “colori” delle Regioni italiane. Da oggi, per effetto dell’ordinanza di venerdì scorso del ministro della Salute Roberto Speranza, due regioni e una provincia hanno cambiato colore passando in arancione, mentre altre nove sono ancora in zona rossa: a diventare arancioni sono Veneto, Marche e Provincia di Trento, dove i dati leggermente meno preoccupanti degli ultimi giorni hanno portato ad un attenuarsi delle misure restrittive anti contagio.

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Restano invece in zona rossa ben nove Regioni: si tratta di Val d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Campania e Calabria. Le ultime due, per via di un indice di contagio superiore a 1,25, resteranno in zona rossa almeno per altre due settimane. In arancione tutte le altre, ovvero le province di Trento e Bolzano, Veneto, Lazio, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sicilia e Sardegna.

LE REGOLE DELLE ZONE ROSSE E ARANCIONI

Nelle zone rosse si torna a scuola in presenza fino alla prima media, mentre in zona arancione (le zone gialle non ci sono più) si torna in presenza fino alla terza media, con le superiori che rimangono in Dad dal 50 al 75%. In zona rossa vietato andare a trovare amici e parenti, mentre in zona arancione si può ma solo una volta al giorno e al massimo in due persone (esclusi i figli under 14).

Possibile invece andare nella propria seconda casa, anche fuori dalla propria regione e anche se si trova in zona rossa (a patto che sia di proprietà o affittata prima del 14 gennaio): ci si può andare solo con il proprio nucleo familiare e non si possono ospitare altre persone.

In zona rossa chiusi parrucchieri, centro estetici, negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie (aperti invece in zona arancione), mentre restano aperti tutti gli altri, dagli alimentari a edicole, farmacie, tabaccherie, lavanderie, ottici, profumerie, negozi di intimo, ferramenta  e negozi per bambini.

Invariato il coprifuoco, sempre dalle 22 alle 5. Bar e ristoranti aperti con solo asporto rispettivamente dalle 5 alle 18 e dalle 5 alle 22 (nessun limite per le consegne a domicilio). Si può svolgere attività motoria (ma solo in prossimità dell'abitazione) e attività sportiva in forma individuale. Le regole suddette dovrebbero valere almeno fino alla fine di aprile, nella speranza che dal mese di maggio i dati sui contagi, anche per via delle vaccinazioni, siano più clementi e si possa tornare alla normalità.


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Aprile 2021, 11:59
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