Reddito di cittadinanza per 101 boss della 'ndrangheta: scoperti dalla Guardia di Finanza

Reddito di cittadinanza per 101 boss della 'ndrangheta: scoperti dalla Guardia di Finanza

di Enrico Chillé
Gestivano un vero e proprio impero della droga, ma avevano chiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza. Sono 101, tra boss e affiliati delle cosche della ‘ndrangheta, le persone smascherate ieri da un’operazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria.

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Per lo Stato erano indigenti e disoccupati, e quindi avrebbero avuto diritto al sussidio, ma in realtà erano attivi nelle attività della criminalità organizzata calabrese, come avevano anche stabilito alcune condanne passate in giudicato per reati di stampo mafioso. A scoprire lo scandalo è stata la Guardia di Finanza, che nel blitz di ieri mattina ha portato a termine l’operazione ‘Mala Civitas’: a percepire il reddito di cittadinanza - ottenuto con false autocertificazoni - erano elementi di spicco delle principali cosche e ‘ndrine di Gioia Tauro, Reggio Calabria (Tegano e Serraino) e della Locride (Commisso-Rumbo-Figliomeni, Cordì e Manno-Maiolo).

Ci sono però anche dei nomi ‘eccellenti’, come i figli del ricco e potente Roberto Pannunzi, detto ‘Bebè’ o il ‘Pablo Escobar italiano’, considerato uno dei più grandi gestori mondiali del traffico di cocaina. Il figlio maggiore di Pannunzi, Alessandro, è sposato con la figlia di uno dei maggiori produttori colombiani ed era già stato condannato in via definitiva per l’importazione di cocaina in Italia. I nominativi dei 101 ‘ndranghetisti col reddito di cittadinanza sono stati trasmessi immediatamente all’Inps, che provvederà non solo a revocare i sussidi, ma anche a recuperare le somme già elargite, pari a circa 516 mila euro.

Senza il blitz della Guardia di Finanza, boss e affiliati di ‘ndrangheta avrebbero continuato a percepire risorse pubbliche per oltre 470mila euro. Dopo l’operazione della Gdf, non sono mancate le inevitabili polemiche politiche, con il centro-destra che ha attaccato il M5S sull’elemento chiave del programma di governo: «I soldi degli italiani alla criminalità organizzata, basta questo per certificare il fallimento». 

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Maggio 2020, 08:45
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