Reddito di cittadinanza, l'ex senzatetto e i 436 euro: «Deluso da Di Maio, per noi non c'è più speranza»

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Il reddito di cittadinanza è realtà, ma non ancora del tutto: se molti cittadini hanno ricevuto i soldi sulla card apposita, con qualche brutta sorpresa per chi ha avuto meno e si aspettava di più, un aspetto fondamentale della misura è che i navigator, che dovrebbero aiutare chi vuole un lavoro a cercarlo e trovarlo, sono ancora una chimera.

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È legata a questo aspetto la storia di Riccardo Allori, 56enne torinese, che ha parlato della sua situazione al Corriere della Sera: Riccardo è uno dei disoccupati in difficoltà che ha ricevuto 436 euro di reddito di cittadinanza, dai quali bisogna anche toglierne 61 per la casa popolare. Davvero troppo pochi per poter andare avanti, dato che a fine maggio i denari erano già terminati: «Tornerò alla mensa dei poveri», ha confessato.



Riccardo, ex agente di commercio, magazziniere e che ha lavorato anche in un call center, in passato ha fatto davvero di tutto: ora il problema nasce soprattutto nella mancata ricerca o addirittura speranza di un lavoro. «Mi avevano promesso un lavoro, ma quando sono andato al centro per l’impiego per firmare il patto e incontrare il navigator, mi hanno detto ‘guardi non c’è niente, se ne riparla a luglio’».

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Allori, scrive il Corriere, è stato una delle vittime della crisi del 2008: per tre anni ha dormito al dormitorio pubblico di Torino, mangiando alla mensa dei poveri. «Sono stato un senzatetto, ho perso tutto, il lavoro, la casa. Mi arrivano ancora cartelle esattoriali, ma come le pago?», le sue parole. Poi il reddito di cittadinanza: «Di Maio aveva promesso 780 euro, invece ho visto 436 euro sulla carta e ci sono rimasto male - dice - Ho ricevuto meno perché due anni fa ho fatto un tirocinio per il Comune da 400 euro al mese e il mio reddito sembrava più alto». Un grave grido d'allarme: «Per noi disoccupati cinquantenni ormai non c’è più speranza».
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 19:02
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