Morta Rebecca Braglia, la rugbysta in coma dopo la partita. Il padre: «Ora gioca nel campionato dei cieli»

Addio Rebecca: è morta la rugbysta di 18 anni finita in coma dopo un placcaggio. Il padre: «Ora gioca nel campionato dei cieli»
Non ce l'ha fatta Rebecca Braglia, la studentessa di 18 anni di Reggio Emilia in coma da domenica mattina dopo un placcaggio durante una partita di rugby a sette a Ravenna. La ragazza, che tre giorni fa stava giocando per l'Amatori Parma contro una squadra mista Ravenna e Imola, è  morta all'ospedale Bufalini di Cesena dove era stata operata per ridurre le conseguenze di un ematoma cerebrale: fin dai primi e imemdiati soccorsi le sue condizioni erano apparse disperate. 



«Rebecca era una rugbista e ringrazia tutti i rugbisti, ora gioca nel Campionato dei Cieli, voi dovete continuare quello terreno». Così, sulla sua pagina Facebook, il padre di Rebecca, Giuliano Braglia, ricorda la figlia, morta all'Ospedale 'Bufalinì di Cesena dove era ricoverata in Rianimazione per un trauma cranico riportato in un placcaggio durante una partita a sette di Coppa Italia domenica scorsa a Ravenna.



Sempre sul social network, il padre - rivolgendosi alle tante persone che, in questi giorni, hanno manifestato la loro vicinanza - ha scritto: «ringrazio tutti, ora Rebecca è nella Casa del Padre e prega per tutti coloro che le sono stati vicini con la preghiera». Lo scontro di gioco, costato la vita alla giovane reggiana, era avvenuto durante la sfida ravennate: battuta violentemente la nuca, la giovane era stata soccorsa immediatamente sul campo da gioco, condotta d'urgenza all'ospedale cesenate e operata. Da subito in tanti hanno espresso vicinanza alla famiglia della ragazza sui social network. Su Twitter, era stato coniato l'hashtag #ForzaRebecca per far sentire tutto il sostegno ai familiari dell'atleta.
 

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Maggio 2018, 09:30
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