Ravanusa, i primi risultati della perizia: «Esplosione dovuta a una perdita di gas e accumulo sotterraneo»

A rivelarlo è il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio. Le operazioni tecniche proseguiranno ad oltranza

Ravanusa, i primi risultati della perizia: «Esplosione dovuta a una perdita di gas e accumulo sotterraneo»

Arrivano i primi esiti dell'inchiesta riguardo alla tragedia di Ravanusa. Il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, rivela: «Per l'esplosione di Ravanusa si ipotizza una perdita di gas dalla rete di distribuzione del metano che ha creato un accumulo sotterraneo spostandosi nelle abitazioni limitrofe».

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Patronaggio, che coordina l'inchiesta per omicidio plurimo colposo e disastro colposo per la morte di 9 persone, ha dichiarato: «Dopo due giorni di operazioni peritali, i consulenti tecnici del pm, unitamente a quelli di Italgas Reti, sotto la supervisione del Procuratore Aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, e con la partecipazione del collegio difensivo, hanno individuato, tramite delicati scavi meccanici, un punto esatto di rottura della rete di metano posta al di sotto del manto stradale di via Trilussa, in prossimità della abitazione del professor Pietro Carmina».

«Si è proceduto ad effettuare ulteriori scavi manualmente e in prossimità di un punto di rottura è stata rilevata, ancora a distanza di giorni dalla esplosione, una residua sacca di metano domestico ben distinguibile dal tipico odore», ha spiegato Patronaggio.

«Le operazioni tecniche, con l'ausilio dei vigili del fuoco di Agrigento proseguiranno ad oltranza anche oggi», fa sapere il magistrato concludendo: «eventuali altre acquisizioni tecniche saranno disvelate nel prosieguo se non contrastanti con il segreto investigativo e con le garanzie spettanti agli indagati».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Gennaio 2022, 17:16
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