Rapina a Cuneo, il gioielliere indagato per omicidio. Al Tg1: «Mi spiace ma ho dovuto. Non provo niente, o io o loro»

Rapina a Cuneo, il gioielliere indagato per omicidio. Al Tg1: «Mi spiace ma ho dovuto. Non provo niente, o io o loro»

Dopo la tentata rapina finita con due banditi morti e un terzo finito in manette, Mario Roggero, il gioielliere di Grinzane Cavour, ha parlato ai microfoni del Tg1. E ha detto di non provare rimorso per ciò che ha fatto, memore forse del precedente di sei anni fa in cui fu picchiato e legato, con moglie e figlia, in un'altra rapina ai suoi danni. «Non provo niente. Mi spiace sia successo un fatto così, è molto brutto, ma o io o loro», le sue parole.

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«Con la mano destra ho aperto la cassa, con la sinistra il cassetto in cui sapevo che c'era la mia arma - racconta l'uomo - e simultaneamente ci siamo trovati uno puntato contro l'altro. Ho dovuto... poi sono scappati». L'uomo era già stato rapinato sei anni fa, nel 2015. In quell'occasione i malviventi lo avevano picchiato e imbavagliato, mentre la moglie e la figlia erano state anche loro legate e chiuse in bagno: per riprendersi dalle ferite, gli ci vollero diverse settimane.

 

Stamattina sul suo profilo Facebook, una frase del fisico tedesco Albert Einstein con relativa foto: «Il mondo non è minacciato dalle persone che fanno il male, ma da quelle che lo tollerano».

Numerosi gli attestati di solidarietà che in queste ore stanno arrivando al gioielliere, che vive ad Alba, sui social, tra cui quello dell'assessore alla Sicurezza del Comune di Alba, Marco Marcarino (Lega) ha lanciato l'hashtag #iostoconroggero.

Gioielliere indagato per omicidio

​È indagato dalla Procura di Asti per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa Mario Roggero, il gioielliere di 66 anni che ha reagito a un tentativo di rapina nel suo negozio di Grinzane Cavour uccidendo due banditi e ferendone un terzo. «È un momento difficile per il mio assistito, straziato da quanto successo e per essersi trovato in una situazione drammatica», spiega l'avvocato Stefano Campanello, che difende l'uomo. «Non abbiamo ancora ricevuto l'avviso di garanzia - precisa - ma il mio assistito ritiene comunque di aver fatto quanto necessario per salvare la sua vita e quella dei suoi familiari. È molto scosso».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Aprile 2021, 09:32
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