Francesco Pio, ucciso a 18 anni a Napoli. Il dolore dell'amico: «Teneva un buco in petto, è morto tra le mie braccia»

Gli ultimi istanti di vita del ragazzo che stava trascorrendo la serata sul lungomare di Mergellina

Video

di Redazione web

La morte di Francesco Pio Maimone, il ragazzo di 18 anni ucciso a Napoli mentre trascorreva la serata con gli amici in un chiosco sul lungomare, ha scioccato un'intera città. Oggi è Carlo Chiaro, amico fraterno di Francesco Pio, a raccontare al Corriere della Sera quegli ultimi drammatici istanti che hanno fatto la differenza tra la vita e la morte. Per l'omicidio è è stato fermato un ventenne di Barra, Francesco Pio Valda, al quale viene contestata l'accusa di omicidio volontario con l'aggravante mafiosa. I funerali di Maimone saranno celebrati sabato 25 marzo, mentre venerdì sera il quartiere di Pianura, dove viveva, lo ha ricordato con una fiaccolata.

Francesco, ucciso a 18 anni a Napoli: l'agguato fuori da un locale dopo una lite tra giovanissimi

Non si ferma all'alt dei carabinieri, la fuga spericolata finisce contro una tabaccheria. Al 27enne era già stata revocata la patente

Il sogno del pizzaiolo ucciso con un buco in petto

«Eravamo veramente fratelli, capitava che lui venisse pure a dormire a casa mia, e quando finivamo di lavorare stavamo sempre insieme. Pure io faccio il pizzaiolo, e parlavamo di aprirci un giorno un locale tutti e due, anche lontano da Napoli. Magari l'avessimo fatto e ce ne fossimo andati da qui», dice Carlo. «Quelli che si sono presi a botte non li conoscevamo proprio - racconta - Pio non ha mai preso questioni con nessuno. Stavamo a un tavolino, avevamo comprato le noccioline, quando abbiamo sentito gente che litigava e poi i colpi di pistola.

Ma erano a venti metri almeno da noi e c'era in mezzo un sacco di gente. Come è possibile che è stato colpito lui? Pensavo che fosse svenuto per la paura quando quello ha sparato. E allora - prosegue il racconto - cercavo di tirargli fuori la lingua per non farlo soffocare. Gli altri dicevano 'il sangue, il sangue', ma io dicevo 'non vi preoccupate, non è il sangue è il disegno della maglietta'. Invece teneva un buco in petto. Non me lo dimentico più. L'ho visto morire, lo tenevo tra le braccia quando ha perso conoscenza. Da quella notte non faccio altro che chiedermi perché».

 

La fiaccolata per Francesco Pio

Un fiume di giovani ha preso parte venerdì sera alla fiaccolata in memoria di Francesco Pio Maimone. Tanti i cartelli, esposti soprattutto in testa al corteo che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, in particolare ragazzi, e che si è snodato tra le strade di Pianura, periferia occidentale di Napoli dove il giovane viveva. Sabato, nella parrocchia di San Lorenzo Martire a via Montagna Spaccata, dalle ore 15, la cerimonia funebre con l'ultimo saluto al ragazzo.


Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Marzo 2023, 09:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA