Ragazzo non può prendere la patente: mancano i requisiti morali. L'avvocato: «Un caso surreale, seppur legale»

Il giovane è stato condannato per due volte e la Prefettura di Pordenone nel 2020 lo ha segnalato affinché non possa chiedere la patente fino al 2028

Ragazzo non può prendere la patente: mancano i requisiti morali. L'avvocato: «Un caso surreale, seppur legale»

di Redazione web

Un curriculum da bravo ragazzo - laureato in economia con il massimo dei voti, tanti amici, una fidanzata ed il volontariato - macchiato da due condanne per spaccio di droga, marijuana. Per il 25enne di Venezia, quelle due sentenze sono un fardello pesante, tanto che la motorizzazione gli ha impedito di accedere all'iter per ottenere la patente, almeno fino al 2028. Non ci sarebbero i «requisiti morali» per accedere al foglio rosa, scrive il Corriere del Veneto.

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Condannato per droga

In realtà, sembra che il giovane abbia un passato giudiziario piuttosto complicato, che nell'arco di 4 anni, dal 2016 al 2020, lo ha portato in diverse occasioni sotto la lente della magistratura. Ad una prima condanna nel 2019 per 8 mesi, la motorizzazione di Treviso dopo aver superato la prova teorica e aver conseguito il numero minimo di guide pratiche, respinge la sua iscrizione, perché la prefettura di Pordenone tenendo conto della condanna per droga, lo ha segnalato per mancanza dei requisiti morali, necessari per guidare la macchina. Da qui il ricorso.

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Ricorso della Prefettura

Il legale del giovane vince in prima e seconda battuta, perché la Prefettura presenta anche ricorso, ma intanto, nel 2020 c’era stata una seconda condanna, sempre per spaccio.

Anche in questo caso, era stato trovato in possesso di un modesto quantitativo, che ha comunque portato ad un anno di reclusione, in continuazione con la precedente sentenza. Ed ecco che il legale presenta ricorso, ma per i casi recidivi, il tempo non è di due mesi, ma di otto anni.

 

La legge

«L’accanimento della Prefettura di Pordenone - spiega il legale del 25enne - nasce dall’applicazione di una norma che praticamente nessuno in Italia utilizza, altrimenti ci sarebbe un esercito di persone, condannate per il possesso o lo spaccio di lievi quantità di droga, privo di patente. E’ un caso che appare assurdo e surreale, per quanto sia tutto perfettamente legale».
 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Gennaio 2023, 11:35
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