Andrea cadde dal lucernario e morì a scuola: condannata la preside
Alla preside viene contestato di aver adibito a palestra uno spazio inidoneo. E in concorso con il professore in servizio al momento dell'incidente, avere una responsabilità precisa riguardo la morte dell'alunno, che avvenne immediatamente per trauma cranico e toracico.
Il ragazzo di 17 anni, originario di Campi Salentina, si trovava insieme ai suoi compagni nel cortile della succursale della scuola, in via Pozzuolo, e si apprestava a fare rientro in aula al termine dell'ora di educazione fisica, quando decise di arrampicarsi su una grata che delimita l’area utilizzata dagli studenti e cadde a causa del cedimento di una grata zanzariera che copriva i lucernari prcipitando nel garage sottostante l'edificio.
Dopo una prima richiesta di archiviazione, due volte rigettata dai giudici, oggi è arrivata dunque la condanna per la dirigente scolastica dell'istituto superiore leccese in cui si consumò la tragedia, durante l'ora di educazione fisica. In un altro processo ordinario è infatti imputato il professore di educazione fisica.
Un risarcimento di 5mila euro ciascuno è stato riconosciuto per genitori, una somma esigua perché inserita in un processo con rito abbreviato. Ma in ogni caso l'intera famiglia si è costituita parte civile nel processo che si terrà contro la scuola.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Settembre 2019, 18:30
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