Attirato con l'inganno in casa da una coetanea che conosceva sin da bambino, ma poi un gruppo di bulli gli ha teso un'imboscata. Un 15enne invalido è stato picchiato a Senigallia, da ragazzini della sua stessa età incuranti della sua condizione fisica. L'ennesimo caso di bullismo, fermato dal padre della vittima, che il 15enne era riuscito a contattare inviandogli la posizione sul cellulare, scrive il Corriere Adriatico.
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Conosceva la ragazza
Il ragazzino di Senigallia è stato contattato via social da una ragazza che conosceva, che lo ha invitato in casa sua; il 15enne si è fatto accompagnare dal padre, visto che ha problemi motori, ma quando è arrivato a casa di quella che pensava fosse sua amica, lo ha invitato a seguirla senza dirgli dove.
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Tranello dei bulli
Un vero e proprio tranello che ha portato il 15enne, in un’area verde isolata, dove c’era il branco ad attenderlo; ragazzini con cui già aveva avuto dei dissapori in precedenza, che hanno iniziato a prenderlo a schiaffi e spintonarlo. Un’imboscata in piena regola. Ma la vittima del pestaggio ha avuto la prontezza di inviare al padre un messaggio con la propria localizzazione, dopodiché è iniziata l’aggressione.
Intervento dei carabinieri
Quando il papà del 15enne è arrivato sul posto, ha chiamato i carabinieri e fermato il pestaggio che si è concluso con ferite non gravi. «Quando mi è arrivato quel messaggio mi sono preoccupato e ho capito che poteva essere in pericolo perché, altrimenti, mi avrebbe chiamato – racconta il padre –, l’avevo lasciato in un altro posto, non doveva essere lì.
I militari hanno indentificato tutti i presenti, nei confronti del quale il genitore del ragazzo invalido potrà sporgere denuncia. «Non so se lo farò però mi chiedo è a che punto siamo arrivati?»
Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Maggio 2023, 20:39
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