Violentata da un uomo quando aveva 14 anni, contagiata dall'epatite B e con pesanti ripercussioni sul suo fisico, soprattutto sul fegato. Ha risvolti orribili una vicenda avvenuta a L'Aquila, dove G.B., un 49enne originario di Cosenza ma residente nella città abruzzese, è stato condannato a 10 anni. L'uomo, un operaio edile impegnato nella ricostruzione post terremoto del 2009, avrebbe costretto la ragazzina a fare sesso con lui minacciandola di morte.
Alberto Genovese non ricorre in appello contro la condanna per stupro: avrà sconto della pena
Violentata a 14 anni
Da quegli abusi, scrive il quotidiano Il Messaggero, la minore è stata contagiata dall'epatite Hbv, che il suo aguzzino non sapeva di aver contratto: e il giudice gli ha creduto, assolvendolo dall'accusa di lesioni personali perché inconsapevole di avere l'epatite finché non è finito in ospedale. Quel ricovero salvò la vita della vittima, ora maggiorenne, perché da quel momento in poi le violenze finirono: la vicenda risale al 2015 ma la sua denuncia arrivò tempo dopo. La ragazza è assistita dall'avvocato Sabrina Pasquini del Foro di Perugia. Secondo l'accusa l'imputato avrebbe approfittato dell'assenza prolungata della mamma della minorenne per compiere diverse violenze sessuali.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Febbraio 2023, 18:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout