Napoli, due giovanissimi accoltellati al Vomero, il legale non ha dubbi: "È l'effetto Gomorra"
1
È «l'effetto Gomorra» che «comincia a produrre i suoi devastanti effetti sui minori». Non ha dubbi l'avvocato Bruno Carafa, legale del 16enne denunciato per l'aggressione a colpi di coltello avvenuta la sera del 17 dicembre in piazza Vanvitelli, cuore del Vomero, quartiere «bene» di Napoli, ai danni di un 18enne e un 16enne impegnati a mangiare un panino. Un'aggressione nata «per uno sguardo», un caso risolto dai Carabinieri che hanno identificato il minore e altri 16 ragazzi e che fa il paio con il caso del ferimento di Arturo, il 17enne accoltellato da un gruppo di ragazzini in via Foria e appena uscito dall'ospedale, dove per diversi giorni è stato ricoverato in pericolo di vita. «Ma non solo - racconta all'Adnkronos l'avvocato Carafa - sul tavolo dei pm in questi giorni ci sono altri 4 casi simili, che hanno avuto meno clamore mediatico dei casi di Arturo e di piazza Vanvitelli. Questo picco di violenza da parte di minori che si sta registrando di recente a Napoli va attribuito a un 'effetto Gomorrà, c'è uno spirito emulativo di atteggiamenti ormai propagandati a livello nazionale e descrizioni di una città che non corrisponde alla sua realtà quotidiana. Alla Napoli di 'Gomorrà bisognerebbe anteporre quella di 'Un posto al solè o, per citare un prodotto recente, 'Sirenè che mostra Napoli per la città meravigliosa che è». V.C., il 16enne individuato dai Carabinieri quale autore materiale dell'aggressione a colpi di coltello in piazza Vanvitelli, «ha chiarito le sue responsabilità, cioè di essere autore del fendente alle gambe. È stato apprezzato il comportamento collaborativo del ragazzo che, preso dal rimorso, ha aperto un dialogo con la magistratura».
V.C. è stato denunciato per porto illegale di arma bianca e lesioni gravi.