Qatargate, l'ex ministro Speranza: «Sono inc***ato, ma non accetto lezioni di moralità»

Il leader di Articolo 1 commenta il caso Panzeri e le polemiche degli ultimi giorni

Qatargate, l'ex ministro Speranza: «Sono inc***ato, ma non accetto lezioni di moralità»

«Non accettiamo lezioni da nessuno sulla questione morale. Io sono tuttora scioccato e incazzato. I sacchi di banconote sequestrati sono tanti soldi quanti noi ne raccogliamo in un anno con il 2 per mille, con i sacrifici dei nostri militanti». Così in una intervista a Repubblica il leader di Articolo 1 Roberto Speranza commenta il Qatargate, l'inchiesta sulla presunta corruzione dal Qatar ad alcuni membri dell'Europarlamento, tra cui alcuni italiani.

Qatargate, l'ira dell'ex ministro Speranza

«Il Qatargate fa pagare un prezzo enorme alla sinistra nel nostro Paese. Coloro che si sono fatti corrompere se la dovranno vedere con la giustizia. Mi auguro che la magistratura faccia piena chiarezza, perché chi ha sbagliato deve pagare, non c'è garantismo che tenga dinanzi alla flagranza di reato». Panzeri «non lo sento da tempo, prima che accadessero questi fatti» ma lui «ha un percorso politico rilevante. Però non posso accettare che quanto avvenuto getti un'ombra sulla nostra comunità di persone perbene che fanno politica in modo disinteressato».

Farete chiarezza ora, come chiede Conte? «La nostra posizione è già chiarissima.

E sulla questione morale non accettiamo lezioni da nessuno. Piuttosto il caso Qatar ci deve insegnare che nessuno è impermeabile. Sono per il massimo rigore ma senza fare di tutta l'erba un fascio. C'è una questione morale su cui tutti dobbiamo riflettere». Renzi e D'Alema? «Chi ha funzioni istituzionali dovrebbe evitare altri ruoli connessi a interessi particolari. Ma attività lecite e illecite non possono essere messe sullo stesso piano. C'è una differenza oggettiva se sei in carica o se da dieci anni non siedi più in Parlamento». 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Dicembre 2022, 12:49
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