In 10 al pub per la festa della donna, fuga senza pagare: la denuncia social

L'episodio è avvenuto al Crazy Bull Cafè. Adesso le immagini delle telecamere sono in mano agli inquirenti per l'identificazione delle colpevoli

In 10 al pub per la festa della donna, fuga senza pagare: la denuncia social

di Niccolò Dainelli

La festa della donna significa soprattutto rispetto dei valori e della dignità d'essere donne. Ma per un gruppo di 10 donne nel Barese, l'8 marzo è diventata l'occasione per festeggiare, senza pagare. Un gesto deprecabile che i proprietari del Crazy Bull Cafè di Casamassima, in provincia di Bari​, hanno voluto denunciare sui social, informando le «furbette» che presto verranno identificate, «perdendo anche pubblicamente la dignità già individualmente calpestata».

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La ricostruzione

Dopo aver organizzato una cena nel pub, le donne sarebbero andate via senza pagare il conto di quanto consumato. Ben 200 euro di consumazioni che hanno spinto i titolari del Crazy Bull Cafè a denunciare l'episodio sui social network, promettendo di fare giustizia. Il gruppo è stato immortalato dalle telecamere del locale, che ha raccontato l'accaduto sulla propria pagina Facebook. «Certe condotte lasciano il sapore sgradevole dell'amarezza», commentano dal locale.

La denuncia social

Le clienti al tavolo, prosegue il racconto sui social, avrebbero consumato portate per circa 200 euro, senza però poi passare dalla cassa. «Quando il decadimento si concretizza proprio il giorno dedicato alle donne, certe condotte lasciano il sapore sgadevole dell'amarezza. Come si può chiedere rispetto e sperare che la società cambi se calpestiamo per primi la nostra stessa dignità (donne o uomini che siano)?!», si legge nel post, subito diventato virale. «Pagare il corrispettivo di tutto quanto ordinato significa in primis rispettare il lavoro di tutti i dipendenti del pub, significa rispettare l'attività del titolare del pub che garantisce a sua volta il lavoro ai propri dipendenti, significa rispettare sè stessi», tuonano dal locale.

Le immagini

Il locale ha deciso di allegare, allo sfogo, un'immagine estrapolata dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, con i volti oscurati delle protagoniste. Filmati che sono stati subito girati agli inquirenti e che serviranno a identificare le autrici del gesto che «verranno identificate perdendo anche pubblicamente la dignità già individualmente calpestata!», promettono i titolari. «Ma questa è una sconfitta sociale, perchè dovremmo tutti poter essere liberi di vivere senza le telecamere… ma la sconfitta è che simili condotte siano state attuate da donne proprio l'8 marzo. Mi piacerebbe credere che tutto ciò non sia avvenuto per dolo. In tal caso tutto verrebbe ricomposto dal giusto pagamento, prima che la vicenda possa imboccare la via giudiziaria.

Con amarezza meditiamo insieme», concludono dal Crazy Bull Cafè in attesa di scoprire se le protagoniste della vicenda faranno mea culpa.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Marzo 2023, 19:55
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