La pornografia online, in epoca Covid, “conquista” le ragazze. Michele Spaccarotella, psicologo esperto di sessualità dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, autore del libro “Il piacere digitale” (Giunti), cosa sta succedendo?
«Il fenomeno delle ragazze che consumano pornografia online, evidenziato dalla ricerca, rispecchia un trend mondiale. Il contatto è stato vietato a causa della pandemia, ma il suo bisogno è rimasto intatto. Le persone hanno cercato di sperimentare nuove forme di contatto, quindi, anche nella sessualità, dall’autoerotismo al sexting. Peraltro, adesso, c’è maggiore apertura e curiosità su questi argomenti e pure nel parlare di talune sperimentazioni ci si sente più liberi».
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Queste abitudini online saranno mantenute anche dopo la fine dell’emergenza?
«Alcune verranno integrate e implementate nelle abitudini personali degli individui, altre invece saranno abbandonate con il tempo.
L’esposizione dei propri desideri online può aver favorito l’aumento del cyberbullismo?
«Il cyberbullismo è fortemente legato alla mancanza di educazione alla sessualità, all’affettività e al rispetto dell’altro. Occorre far capire bene ai ragazzi cosa vuol dire condividere materiale sessualmente esplicito».
Il maggiore ricorso a sexting e simili potrebbe mutare le dinamiche di coppia?
«Dipenderà dall’uso di tali strumenti. Potrebbe avere ricadute interessanti laddove l’uso di determinati mezzi abbia aiutato le persone a comprendere l’importanza del contatto e del rispetto dell’altro. Per chi, in questo periodo, ha fatto ricorso a internet solo per corteggiare, lo smartphone rischia di diventare una protezione, una sorta di scudo, con cui difendersi per la paura del contatto reale».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Maggio 2021, 08:29
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