Professoressa va in pensione e si commuove ritrovando i bigliettini sequestrati: «Ecco come si copiava»

La donna si apprestava riordinare i cassetti e a lasciare la sua cattedra dopo 39 lunghi anni di carriera. Ed è proprio un vecchio scatolone che l’ha fatta sorridere e ricordare i momenti divertenti con tutti i suoi studenti

Professoressa va in pensione e si commuove ritrovando i bigliettini sequestrati: «Ecco come si copiava»

di Redazione Web

Copiare a scuola è un'azione che in molti hanno commesso e, alcuni la definiscono una vera e propria arte. Ma nel caso di Carla Rosati, professoressa dell'istituto professionale «Fedele Lamprtico» di Vicenza, neo pensionata, il copiare riporta alla mente 39 anni di onorata carriera. 

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I ricordi sui social

 

La donna si apprestava riordinare i cassetti e a lasciare la sua cattedra dopo 39 lunghi anni di carriera. Ed è proprio un vecchio scatolone che l’ha fatta sorridere e ricordare i momenti divertenti con tutti i suoi studenti. Carla Rosati, ha pubblicato su Facebook la foto dei bigliettini requisiti, negli anni, ai suoi alunni e ritrovati poco prima di chiudersi la porta della scuola alle spalle. Un ritrovamento che l'ha fatta riflettere su come siano cambiati i tempi con l'avvento degli smartphone

Bisognava ingegnarsi

Copiare a scuola è un fenomeno esistito da sempre, sono solo cambiati gli strumenti che possono agevolare gli studenti in un compito in classe o durante un’interrogazione. E sicuramente prima dell'avvento di Internet (e degli smartphone), era più complicato e bisognava ingegnarsi con ogni metodo possibile. 

«Mi sono commossa»

«Mettendo a posto il materiale di scuola ho trovato parte del materiale sequestrato - ha scritto Carla Rosati, nella didascalia -. Notare le carte fatte a mano addirittura plastificate! Quanti biglietti (pre cellulari) “cioccati”, era diventato un gioco».

Un ricordo che l’ha emozionata. «Lo ammetto: mi sono commossa», ha raccontato al Corriere del Veneto. 

I commenti degli ex alunni

Una commozione che ha raggiunto anche tanti suoi ex studenti, che hanno commentato sotto il suo post divertiti: «Sicuramente c'è del materiale di mia proprietà», ha scritto un utente. «Potrei riconoscere qualcosa di mio cercando bene - ha aggiunto un altro utente -. Adesso insegno a mia figlia come farli e dove metterli per non farsi beccare». C’è anche chi ha «sfidato» la professoressa: «Carla, a me non mi hai mai beccato… sappilo!». Ma lei è stata al gioco e ha risposto: «Ai tuoi tempi non ero ancora fetente! Perché sono passati tanti anni, sappilo!».

Cambiano i tempi

Ma di tutte quelle trovate ingegnose per copiare e strappare un bel voto, adesso rimane ben poco. «Ora gli studenti copiano da Wikipedia, con il telefonino, e durante la ricreazione passano il tempo incollati ai social network oppure giocando on line, perennemente con in mano i loro apparecchi elettronici - ha sottolineato la professoressa -. Sono circondati dai coetanei, eppure così isolati…».


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 00:01
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