Pena confermata in appello, ad eccezione dell'imputazione per la violazione di domicilio, per la donna di Prato condannata per violenza sessuale su minore e violenza sessuale per induzione. Quel ragazzino, che all'epoca non aveva ancora 14 anni, doveva essere un allievo al quale impartire ripetizioni d’inglese. E invece la sua insegnante divenne un'improbabile amante. La donna usò contro di lui violenza sessuale per induzione e, da quei rapporti, nacque un bambino.
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Dopo cinque anni di processi, l’operatrice sanitaria, che aveva un impiego in una residenza per anziani, è stata riconosciuta colpevole, dopo la condanna in primo grado del tribunale di Prato, anche dalla Corte d’Appello di Firenze. Il giudice Anna Maria Sacco ha condannato la donna a 6 anni e 5 mesi.
Esito diverso per il marito che in primo grado era stato condannato a 1 anno e mezzo perché accusato di aver mentito attribuendosi la paternità biologica di quel neonato, pur sapendo che non era suo. In appello, l'uomo, è invece stato assolto. Disposta inoltre la provvisionale in favore della parte offesa di 30mila euro e di 10mila euro a entrambi i genitori.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Maggio 2022, 13:38
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