Prof aggredisce l'alunno e lo scaraventa tra il banco e il muro. Studenti sotto choc

Storia choc ad Asolo: i compagni di classe sono rimasti a bocca aperta. Impauriti. Ma una volta a casa hanno raccontato tutto ai genitori

Prof aggredisce l'alunno e lo scaraventa tra il banco e il muro. Studenti sotto choc

di Redazione web

Un insegnante ha strattonato un alunno di 11 anni e poi l'ha violentemente scaraventato tra il banco e il muro. I compagni di classe sono rimasti a bocca aperta. Impauriti. Ma una volta a casa hanno raccontato tutto ai genitori. È accaduto all'inizio della settimana scorsa, stando alle diverse segnalazioni, tutte sulla stessa linea, in una prima media del distretto di Asolo (Treviso). La famiglia dell'11enne, che è seguito dal servizio Età evolutiva dell'Usl della Marca, nell'immediato ha chiesto aiuto ai servizi sociali del Comune. Per ora non ha sporto denuncia. Al momento prevalgono i timori. La storia è riportata da Il Gazzettino.

La rabbia del prof e l'ira sull'alunno

Ma il sindaco del paese si è già rivolta all'ufficio scolastico di Treviso chiedendo di fatto la sospensione dell'insegnante: «Se un ragazzo si fosse comportato in questo modo sarebbe stato subito sospeso - spiega il primo cittadino - come vengono punti i ragazzi, in caso di simili gesti di violenza, assolutamente inappropriati, devono essere puniti anche gli adulti. Se non si dà il buon esempio, è inutile poi parlare di progetti». Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, si è già messa in contatto con il preside. Non è chiaro cosa abbia fatto scatenare la furia del professore, docente di musica e insegnante di sostegno.

Cosa è successo in classe

Mercoledì scorso, nello specifico, stava tenendo una lezione davanti a tutta la classe. Fino all'esplosione di rabbia. Fortunatamente l'11enne non ha riportato ferite. Si parla solo di rossore all'altezza dell'orecchio. La sostanza, comunque, non cambia. Non risultano precedenti per l'insegnante in questione. Ma è anche vero che è arrivato solo a settembre nell'istituto comprensivo coinvolto. Il preside ha richiamato il docente in modo formale e segnalato l'accaduto all'ufficio per i procedimenti disciplinari dell'ex provveditorato.

Le tappe qui sono scandite: il professore dovrà produrre una relazione spiegando l'accaduto per filo e per segno. Poi scatterà l'iter che porterà a un'eventuale sanzione. Il punto è che dopo la fine delle vacanze per il Carnevale, gli alunni torneranno a scuola. E le famiglie non vogliono nemmeno pensare che il docente possa salire in cattedra come se nulla fosse. Potrebbero tenere i loro figli a casa? Si vedrà.

Il nodo da sciogliere

Dopo un primo confronto con i genitori, venerdì dovrebbe essercene un altro in un consiglio di classe straordinario. Quel che è certo è che il nodo va sciolto quanto prima. «L'ambiente non è favorevole ad accogliere nuovamente l'insegnante. Le famiglie ci hanno riferito che i ragazzi sono tornati a casa impauriti. I genitori sono sconvolti. E lo possiamo capire: quando i figli sono a scuola si è convinti che siano in un luogo sicuro. Se invece poi ti riferiscono cose del genere, cadono tutte le certezze - tira le fila il sindaco - da parte nostra, siamo a disposizione. Si sta valutando anche la possibilità di prevedere un supporto psicologico per gli alunni che hanno visto il gesto di violenza in classe».

Ieri è intervenuto anche lo Snals di Treviso, sindacato autonomo lavoratori scuola. Pur senza entrare nei dettagli del caso specifico, ha fatto il quadro sulle condizioni di lavoro degli insegnanti di sostegno. «Gesti di violenza non sono giustificabili - sottolinea il segretario Salvatore Auci - ma la situazione del sostegno rischia di scoppiare tra le mani, tra stress e frustrazioni. Manca personale specializzato, così come mancano attrezzature e spazi adeguati. I ragazzi con disabilità meritano ben altro rispetto all'organizzazione attuale».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2023, 18:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA