Via libera dell'Europa al tetto sul prezzo del petrolio, segnali di apertura sul gas

Via libera dell'Europa al tetto sul prezzo del petrolio, segnali di apertura sul gas

di Alessandra Severini

L’Unione europea vara l’ottavo pacchetto di sanzioni alla Russia, fra le quali spicca anche il tetto al prezzo del petrolio che viene da Mosca, anche se importato da Paesi terzi. Sul tetto al prezzo del gas importato, invece, l’intesa appare ancora lontana. Che fra gli Stati membri vi siano opinioni diverse è risaputo e per questo la Commissione europea sta lavorando su due tipi di tetto al prezzo del gas: uno è un price cap sul gas utilizzato per generare elettricità (e questo renderebbe più leggera la bolletta della luce) e l’altro riguarda un il gas scambiato all’interno dell’Ue, e non quello importato.

La conferma è venuta direttamente dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una lettera indirizzata ai leader Ue in vista del vertice informale di Praga: «Siamo pronti a discutere l’introduzione di un tetto massimo al prezzo del gas utilizzato per la produzione di energia elettrica. Questo dovrebbe ridurre i prezzi dell’elettricità, in previsione di una riforma strutturale del mercato elettrico».

Certo, rimane il problema del prezzo del gas importato. Nella stessa lettera von der Leyen propone di «intensificare i negoziati con i fornitori affidabili per ridurre i prezzi del gas importato di ogni tipo». Le altre proposte della Commissione per frenare il caro bollette sono la sostituzione del Ttf (il parametro usato per il prezzo del gas scambiato nella Ue) con un nuovo indice dei prezzi e la riforma del mercato energetico europeo.

In Italia intanto sono stati raggiunti oltre il 91% degli stoccaggi e sono ripartiti i flussi di gas da Gazprom all’Italia attraverso il Tarvisio. Le forniture erano state interrotte lo scorso primo ottobre per l’impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria. Eni è riuscita a risolvere l’impasse pagando 20 milioni di euro di deposito cauzionale alla società di dispacciamento austriaca consentendo così la ripresa della fornitura dalla Russia che per Eni è di circa 10 milioni di metri cubi al giorno.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Ottobre 2022, 06:00
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