«Obbligo vaccinale e terza dose. Dai No vax una violenza vigliacca»

«Obbligo vaccinale e terza dose. Dai No vax una violenza vigliacca»

di Alessandra Severini

Scuola, obbligo vaccinale ma anche riforme e futuro del governo. Il premier Draghi interviene a tutto campo nella prima conferenza stampa dopo la pausa estiva e mette subito in chiaro che l’indirizzo del governo è quello di introdurre l’obbligo vaccinale ed estendere l’uso del green pass. Nonostante le tensioni in maggioranza che vedono la Lega contraria. «Auspico una convergenza e una stagione di disciplina – ha detto il premier - il governo va avanti».

OBBLIGO VACCINALE. «L’orientamento è quello di estendere l’utilizzo del Green Pass - ha detto Draghi - ci sarà una cabina di regia come è stato chiesto dal senatore Salvini ma la direzione è questa». Sì del premier anche all’introduzione dell’obbligo vaccinale (quando Ema e Aifa riconosceranno il vaccino come farmaco ordinario e non più emergenziale) e alla terza dose. L’obiettivo rimane coprire con il vaccino l’80% della popolazione entro fine mese. Il ministro della Salute Speranza ha annunciato che a fine settembre si partirà con la terza dose per i soggetti fragili. L’obbligo vaccinale invece potrebbe essere introdotto con una legge apposita anche se la Lega ha già detto di essere contraria. L’obbligo potrebbe riguardare anche solo alcune categorie di lavoratori. Attualmente, è previsto per medici e personale sanitario, mentre per gli insegnanti è obbligatorio il green pass.

NO VAX. Il premier non esita ad accusare di “violenza vigliacca” i movimenti No Vax per gli attacchi nei confronti di medici, giornalisti e operatori.

Alle vittime delle aggressioni il presidente del consiglio ha espresso la sua solidarietà.

SCUOLA. La ripresa dell’anno scolastico in presenza «è una priorità» ha assicurato il premier. Il ministro dell’Istruzione Bianchi ha detto che «dove ci sono classi con tutti studenti vaccinati sarà possibile togliere le mascherine in aula e tornare a sorridere».

TENSIONI IN MAGGIORANZA. «Il chiarimento politico lo fanno le forze politiche” ha detto il premier che non ha nascosto l’insofferenza per lo “strappo” leghista in commissione Affari sociali della Camera. Maggiore convergenza e maggiore disciplina è la richiesta alle forze politiche. Ma il premier difende l’operato del suo governo e, in particolare, il ministro Lamorgese oggetto di continui attacchi da parte leghista per la sua gestione del fenomeno migratorio. «Secondo me lavora molto bene, il problema dei migranti è molto difficile, non ho trovato nessuno che lo risolvesse con la bacchetta magica».

RIFORME. Draghi ha annunciato che la riforma della concorrenza e quella del fisco sono le prossime tappe dell’azione di governo. Poi sarà il turno di un ampio intervento sulle politiche attive del lavoro (e, probabilmente del reddito di cittadinanza) e delle pensioni.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Settembre 2021, 23:04
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