Pozzuoli, sgomberata casa occupata abusivamente dopo l'aggressione a una troupe di Storie Italiane

Pozzuoli, sgomberata casa occupata abusivamente dopo aggressione alla troupe di Storie Italiane

Questa volta lo Stato reagisce. E libera la casa occupata abusivamente a Pozzuoli. Lo sgombero viene disposto subito dopo un'aggressione in diretta tv. Nel mirino una troupe di Storie Italiane Rai 1, in via Umberto Saba a Monterusciello, impegnata a raccontare sul posto la questione degli alloggi sottratti con la forza.

In collegamento con "Storie italiane", c'è il legittimo assegnatario che ricostruisce la vicenda mesi fa già raccontata dal Mattino. Estate 2021. Colpito dal Covid, il giovane si trasferisce a casa della madre a Marano, qualcuno se ne accorge e adocchia l'appartamento momentaneamente vuoto. E, al ritorno da una nuova visita alla mamma, l'inquilino all'interno trova una donna incinta e la sua famiglia. «La convivenza è chiaramente impossibile», aggiunge il malcapitato che si rivolte all’avvocatessa Teresa Liguori per denunciare. Il suo legale invia tre diffide all’amministrazione comunale, chiede che si proceda allo sfratto. «Senza ottenere risposta». Fino a oggi. 

Rai 1 riaccende infatti un faro sulla vicenda, dopo l'articolo sul Mattino e il caso di Roma. E, durante la trasmissione, sale la tensione. Minacce e urla, indici puntati e spintoni: l'aggressione avviene davanti alle telecamere, tant'è che il collegamento è sospeso per una manciata di minuti e riprende da un altro luogo, abbastanza lontano. Poi la giornalista Carla Lombardi assieme all'operatore, al legale e alle vittime raggiungono il commissariato di polizia.

Interviene il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che esprime «piena solidarietà alla troupe di Rai 1 balordamente aggredita» e l'augurio che «le forze dell'ordine possano individuare i responsabili».

Sottolinea: «Siamo e saremo sempre dalla parte della legalità, di chi è stato privato di un diritto, tant'è che stiamo già intervenendo per liberare gli immobili occupati. D'accordo con Prefettura, Questura e forze dell'ordine sono stati stabiliti 30 sgomberi, di cui 15 già in esecuzione. Queste reazioni devono essere duramente condannate. Non esiste motivo per giustificare alcun tipo di violenza». Ma, evidentemente, l'ultimo raid accelera i tempi. E, stesso in giornata, scatta lo sgombero.


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Novembre 2021, 18:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA