La morte di Alessandro, il giovane che si è lanciato nel vuoto a Gragnano, in provincia di Napoli, continua a far parlare. I carabinieri stanno facendo luce sul caso del ragazzino di 13 anni, morto dopo la caduta dal quarto piano. E mentre si parla di un possibile suicidio a causa del cyberbullismo, il commento postato su Linkedin e poi cancellato da un ufficiale dei carabinieri sta suscitando indignazione e polemiche.
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Il post choc
Alessandro, con ogni probabilità, si è tolto la vita perché minacciato dai bulli. I carabinieri, infatti, hanno trovato una chat segreta sul cellulare del giovane in cui lo spingevano a uccidersi. E il post del carabiniere sconvolge l'opinone pubblica: «Se allevi conigli - ha scritto l’ufficiale, coordinatore delle attività sportive della Scuola ufficiali dell’Arma - non puoi pretendere leoni.
L'Arma si dissocia
Parole dalle quali il Comando generale dei carabinieri ha subito preso le distanze, avviando un procedimento disciplinare: «In merito ai contenuti pubblicati su una piattaforma social da parte di un ufficiale in relazione al suicidio di un 13enne, trattasi di commenti espressi a titolo personale, le cui responsabilità ricadono esclusivamente sull’interessato». Sul commento espresso dopo la morte del giovane di Gragnano, inoltre, l’Arma, «dal canto proprio, ha avviato un procedimento amministrativo per le valutazioni disciplinari».
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 08:38
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