Il portiere insultato dall'arbitro: «Razzismo? Mi succede ogni domenica. Non mollo, faccio il cameriere»

Il portiere insultato dall'arbitro: «Razzismo? Mi succede ogni domenica. Non mollo, faccio il cameriere»
«Cosa direi all'arbitro che mi ha espulso? È una vergogna, persone come queste non hanno nulla a che fare con il calcio. Non mi farei più arbitrare da uno come lui». Sono dure le parole ai microfoni di Radio Crc di Gueye Ass Diuail, portiere del Serino, la squadra della provincia di Avellino il cui presidente ha ritirato i giocatori dal campo dopo che lo stesso portiere, senegalese e di colore, è stato attaccato dall'arbitro con un insulto razziale. 

«Stai zitto e vattene, negro»: ecco cos'è accaduto

«Ho pianto per la rabbia, meno male che i miei compagni mi hanno fermato. Ogni domenica succedono queste cose, e io sono fatto oggetto d'insulti razzisti, ma quando lo senti anche dall'arbitro è avvilente. Nel calcio dilettantistico c'è tanto razzismo, soprattutto quando giocavo con l'Afro-Napoli. Se ho voglia di continuare? Non mollo, perché non è la prima volta, e poi perché sto lavorando con il mio presidente come cameriere», ha detto Gueye.



Il caso nella Promozione campana: il presidente ritira la squadra

Sabato il giocatore è stato espulso per aver chiesto spiegazioni forse con troppa foga, da un arbitro 17enne che poi gli avrebbe detto «zitto negro». Il suo racconto dei fatti è che «eravamo sul 2-1, ho subìto un fallo netto, il guardalinee aveva alzato la bandierina, ma nonostante ciò - spiega -, il gol dell'attaccante del Real Sarno è stato convalidato. Ho chiesto spiegazioni all'arbitro, senza insultarlo, ma non sono mai arretrato. Prima mi ha ammonito, poi mi ha espulso dicendomi 'Vattene negro'».



Duro, sempre dai microfoni di Radio Crc, anche il presidente del Serino Donato Trotta. «Dopo le espulsioni rimediate dai miei ragazzi, sono rientrato negli spogliatoi e ho chiesto motivazioni - ha detto alla trasmissione di Umberto Chiariello - . Come ho saputo della frase razzista dell'arbitro nei confronti del mio portiere, ho immediatamente ritirato la squadra dal campo. Parole irrispettose di Ass Diail all'arbitro? Non parla neanche bene l'italiano, sarei curioso di capire cosa ha sentito il direttore di gara
».

«Io mi prendo le mie responsabilità, non abbiamo neanche ricevuto una telefonata di scusa.
L'arbitro aveva 17 anni, ma non ho dato peso: do le colpe non a lui, ma al sistema». «Se non ci sono stati provvedimenti per un episodio clamoroso come quello di Koulibaly -
aggiunge Trotta -, che speranze abbiamo noi di vedere qualcosa qui in promozione? È stato scritto che l'arbitro sia stato asserragliato dopo la partita, ma solitamente ci vengono a vedere in otto, quindi non capisco. Lui era ancora negli spogliatoi, noi ce ne eravamo già andati». 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 04:33
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