'Porcahontas' e 'ape maiala': battute a sfondo sessuale al liceo, prof nei guai

Il docente faceva battute a doppio senso, commentava in modo volgare la fisicità delle ragazze

'Porcahontas' e 'ape maiala': battute a sfondo sessuale al liceo, prof nei guai

Aumentano le testimonianze contro il docente accusato di molestie. Dopo le alunne del liceo Valentini-Majorana di Castrolibero, in provincia di Cosenza, altre ex studentesse gettano ombre sull'uomo. Stavolta le accuse arrivano da Acri, ai piedi della Sila, dove c'è il liceo "Vincenzo Julia". Qui il docente ha prestato servizio per anni prima del trasferimento a Castrolibero e le sue ex alunne non ancora dimenticato le battute a sfondo sessuale che avrebbe rivolto loro durante le ore di lezione. «Mi sentivo impotente – racconta una ragazza – mi sentivo umiliata. Mi guardava come fossi un oggetto». 

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Il modus operandi era sempre lo stesso: il docente faceva battute a doppio senso, commentava in modo volgare la fisicità delle ragazze e le metteva continuamente in imbarazzo: «Io non ti sottovaluto, ti valuterei sotto» diceva alle alunne, tutte minorenni.

Anche all'epoca le studentesse non avevano trovato il coraggio di denunciare, ma hanno preferito lasciare una lettera rimasta anonima, che suscitò scalpore e mise tutti in allarme. In una classe furono inviati dei commissari a verificare, ma solo quando il docente aveva già smesso di insegnarvi. Nelle altre classi, invece, dove il docente prestava ancora servizio, i commissari non hanno mai controllato. «Poi – spiega un'altra ragazza che all'epoca frequentava il quarto anno di liceo – le cose si raffreddarono e il liceo è finito». La pausa estiva servì a mettere una pezza. Il professore a inizio anno era di nuovo lì. Ma senza prove era tutto inutile. «Mi sono pentita di non aver denunciato quando c'erano i commissari – dice l'ex alunna -, ma eravamo piccoli, avevamo paura che denunciare avrebbe portato a conseguenze più grandi».

«Quando sapevo che c'era lui in classe – dice una delle tre ragazze – avevo difficoltà nello scegliere i vestiti o le acconciature per andare a scuola». Qualunque cosa diventava lo spunto per una battuta a sfondo sessuale, anche una treccia. «Un giorno mi ha chiamato alla lavagna e mi ha detto che ero "Porcahontas", parafrasando il titolo di un film d'animazione della Walt Disney. La maglia a righe, invece, era la volgarissima scusa per affibbiarle l'appellativo di "ape maiala".


Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Marzo 2022, 22:46
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