Ponte Morandi, cominciato il processo a Genova: 59 persone imputate

Il viadotto autostradale collassò il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone

Ponte Morandi, cominciato il processo a Genova: 59 persone imputate

di Daniele Molteni

Dopo quasi quattro anni è cominciato il maxi processo per il crollo del ponte Morandi a Genova, una delle più grandi tragedie del nostro Paese. Il viadotto autostradale collassato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone. Sono 59 le persone imputate, tra ex vertici e tecnici di Autostrade e Spea (la società che si occupava di manutenzioni e ispezioni), attuali ed ex dirigenti del ministero delle Infrastrutture e funzionari del Provveditorato. Le accuse, a vario titolo, sono omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, crollo doloso, omissione d'atti d'ufficio, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro. Per l'accusa, buona parte degli imputati immaginava che il ponte sarebbe potuto crollare ma non fecero nulla. Aspi e Spea sono uscite dal processo patteggiando circa 30 milioni.

«Oggi si inizia a parlare di fatti, finalmente fuori da un processo mediatico, falsato e distorto, che fin dall'inizio ha ignorato la ragione del crollo del ponte, individuata dai periti del giudice dell'udienza preliminare nel grave vizio di costruzione risalente agli anni sessanta, occulto e occultato, mai diagnosticato da nessun tecnico prima della tragedia» ha aggiunto di fronte al palazzo di Giustizia di Genova il legale dell'ingegner Giovanni Castellucci, Guido Carlo Alleva. «Questo basta, di per sé, a sollevare Castellucci, che aveva un ruolo apicale in un gruppo globale, da ogni responsabilità.

Perciò è importante che l'attenzione resti alta e lo svolgimento del processo accessibile» ha concluso. 

Toti: «Giustizia e verità da oggi sono più vicine»

«L'inizio del processo per il crollo di Ponte Morandi rappresenta un momento importante e fondamentale per tutta la nostra comunità ma soprattutto per i familiari delle vittime, che attendono risposte per la scomparsa dei loro cari da quel terribile 14 agosto del 2018. È a loro in particolare che oggi va il mio pensiero. Noi seguiremo con attenzione e commozione tutto il processo che arriva dopo un grande lavoro dei magistrati di Genova, a cui rinnovo la mia gratitudine. Giustizia e verità da oggi sono più vicine e speriamo che arrivino al più presto. Lo dobbiamo ai parenti delle vittime, lo dobbiamo a Genova. Solo così potremo rinnovare il patto di fiducia tra Stato e cittadini crollato quel maledetto 14 agosto». Lo scrive il presidente della Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Luglio 2022, 10:21
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