Genova, 39 morti sotto al ponte Morandi crollato. «Non è stata una fatalità». Il premier Conte: «Via alla revoca della concessione autostradale»

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Il giorno dopo il crollo del ponte Morandi a Genova non si ferma la conta delle vittime: sono arrivate a 39 le vittime accertate. Il più giovane è un bambino di 7 anni e mezzo, Samuele, che è rimasto schiacciato nell'auto con i genitori. Poi ci sono due ragazzini di 12 e 13 anni. Sono 16 i feriti ricoverati negli ospedale, tra cui 12 in codice rosso. 

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I soccorsi non sono mai stati sospesi, anche se è sotto osservazione una parte del pilone autostradale rimasta pericolante, nella zona di via Campi. Sono comunque state effettuate le verifiche di stabilità da parte dei vigili del fuoco.

 
 

Il consiglio dei ministri

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 15 agosto si è tenuto il consiglio dei ministri con il presidente Conte e i due viceministri Salvini e Di Maio. «Abbiamo deciso di proclamare una giornata di lutto nazionale, dobbiamo ancora individuare il giorno, che coinciderà con la giornata della cerimonia funebre delle persone defunte». Nel corso della conferenza stampa post consiglio dei ministri il premier Conte ha annunciato il via alla revoca della concessione autostradale: «Non possiamo attendere i tempi della giustizia penale, abbiamo l'obbligo di far viaggiare tutti i cittadini in sicurezza e disporremo la revoca della concessione ad Autostrade, acui incombeva l'onere, l'obbligo e il vincolo di curare le manutenzioni di questo viadotto e assicurare agli utenti di poter viaggiare in sicurezza».

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Il procuratore capo. «Non è stata una fatalità, ma un errore umano» a provocare il crollo del ponte a Genova. Così il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi ha risposto ai giornalisti al termine di un sopralluogo nella zona del ponte. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo. «Noi dobbiamo rispondere a un asola domanda: perché è successo? - ha detto il magistrato - Questo è il nostro compito e per farlo faremo tutto quello che è necessario». Le verifiche riguarderanno anche i tiranti del ponte?, è stato chiesto al procuratore. «Sono verifiche che devono essere fatte - ha risposto Cozzi - ma per ora si può parlare solo in modo generico, dovremo concentrarci su molti spunti: progettazione, realizzazione, costruzione, manutenzione anche delle parti sottoposte ad usura a causa anche dell'imponente mole di traffico che ha sempre caratterizzato l'opera». Ora «dovranno essere acquisite tutte le fonti documentali e orali, per ricostruire la tracciatura dell'opera e quali erano gli interventi in esecuzione e programmati», ha aggiunto. «Sappiamo per certe - ha detto il procuratore - che sono state fatte affermazioni in passato che ora andranno approfondite, come quella di chi nel 2012 parlava di una struttura che sarebbe crollata in 10 anni. Bisognerà verificare se fossero affermazioni frutto di polemica politica o se invece erano affermazioni di fonti qualificate sulla base di dati, che andranno acquisiti e verificati».



Lutto nazionale.  «Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci ha confermato che il Governo proclamerà il lutto nazionale per la tragedia di Genova».
Lo annuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nella sede regionale della Protezione Civile in un punto stampa insieme al capo della Protezione civile Angelo Borrelli. 

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Agosto 2018, 09:38
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