L'hanno trovata nel cortile di un condominio a 400 metri dal Santuario di Pompei, nei pressi di un box auto. Ma resta ancora un mistero la tragica fine di Grazia Severino, 24 anni, morta poco dopo il ricovero all'ospedale di Castellammare di Stabia. La corsa in ospedale è stata inutile: sul corpo i sanitari hanno riscontrato tre coltellate all'addome e ci sarebbero anche segni di violenza sessuale, oltre alla frattura di entrambe le caviglie.
La ragazza, studentessa universitaria, proprio oggi avrebbe spento le candeline. Forse sognava di festeggiare quel compleanno anche se nei limiti delle norme anti Covid, visto che 12 mesi fa l'Italia era totalmente in lockdown. Ma Grazia non ha avuto il tempo di sorridere ancora. È morta dopo un'aggressione a scopo sessuale, senza pietà.
Il giallo resta in piedi, almeno nelle prime ore delle indagini condotte dai carabinieri di Pompei, che hanno a lungo osservato la scena del delitto e fatto domande alle persone che vivono in quella prima traversa di via Carlo Alberto, molto densamente abitata.
Ma Grazia Severino non abitava lì: la sua casa è infatti ad alcune centinaia di metri di distanza, in via Plinio, ai confini tra Pompei e Torre Annunziata. Familiari e amici della giovane vittima sono sotto torchio, gli investigatori stanno ricostruendo le ultime ore e provando a capire il movente di un delitto tanto efferato.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Aprile 2021, 11:43
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