Pizzaiolo arrestato per stupro: «Ma lei gli aveva sorriso». I giudici gli credono e lo assolvono

Pizzaiolo arrestato per stupro: «Ma lei gli aveva sorriso». I giudici gli credono e lo assolvono

di Domenico Zurlo
Si è salvato, come si suol dire, in zona Cesarini. Ma stavolta il calcio e i gol all’ultimo minuto non c’entrano niente: Cesarini, di cognome, Valerio di nome è il pizzaiolo la cui sentenza sta facendo discutere, dopo che è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale. Salvato da un sorriso, si può dire, dato che Cesarini era accusato di aver violentato la sua collega ventenne ma è stato assolto dopo che i giudici, tutte donne, hanno visionato il video delle telecamere di sorveglianza.

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La storia è avvenuta lo scorso 7 ottobre: il pizzaiolo venne arrestato dopo la segnalazione della ragazza, che raccontò di aver subìto da lui abbracci, toccamenti e baci sul collo. Ma durante il processo un video lo ha “scagionato”: la ragazza stava infatti sorridendo mentre Valerio parlava con lei. “Ero imbarazzata, sono fatta così, mi è venuto spontaneo sorridere”, ha assicurato la vittima, che si sentiva a disagio.

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Le giudici e il pm, un uomo, hanno creduto al presunto stupratore: dopo aver visionato il video, lo hanno scarcerato. “Ha attribuito valore preponderante al linguaggio non verbale”, cioè al sorriso, secondo quanto scrive la sentenza. E lui giura che con un ‘no’ l’avrebbe lasciata andare. Comunque sia andata, una cosa è certa: davanti ad un molestatore, sorridere non è una buona idea.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Maggio 2018, 14:02
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