Torna a casa dal carcere, poi lo schianto in moto: Piero muore a 49 anni, era agente e biker

Il lavoro in carcere, l'amore per le moto, l'impegno politico e sociale: una tragedia che sconvolge tutti

Torna a casa dal carcere, poi lo schianto in moto: Piero muore a 49 anni, era agente e biker

di Enrico Chillè

Aveva appena staccato dal suo turno di lavoro, nel carcere di Spoleto (Perugia), e stava tornando a casa, a Foligno, in sella alla sua moto. Su quel mezzo che tanto amava, che lo aveva portato anche a diventare un appassionato biker, è morto a 49 anni Piero Alessandrelli, assistente capo della polizia penitenziaria.

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La tragedia

L'incidente è avvenuto ieri sera, poco dopo le 23, sulla via Flaminia, tra Spoleto e Foligno. L'agente Piero Alessandrelli aveva appena staccato dal turno in carcere e stava tornando a casa in moto. Poi, il tragico incidente: in prossimità di un restringimento di carreggiata, per via di un cantiere, l'agente è finito contro un furgone che viaggiava in senso opposto di marcia ed è deceduto sul colpo. I mezzi coinvolti nell'incidente e la salma sono ora a disposizione della procura di Spoleto, con il sostituto procuratore Vincenzo Ferrigno che ha disposto l'esame autoptico sul corpo di Alessandrelli. 

 

Il lutto

La morte di Piero Alessandrelli ha sconvolto tutti. I colleghi della polizia penitenziaria sono sotto choc, così come sono addolorati i biker con cui l'agente aveva condiviso tanti bei momenti. Nel corso degli anni, il 49enne era diventato anche presidente dei Protectors, un gruppo di motociclisti e membri delle forze dell'ordine noto in tutto il mondo. Sono in tanti, ora, a salutarlo. «Ci siamo trovati tardi, ma siamo sempre stati una famiglia. Ciao, caro Piero, un giorno ci vedremo tutti lassù. Riposa in pace!», scrivono i Night Ravens, un altro gruppo di biker.

«Si dice che a lasciarci presto sono sempre le persone migliori; amici o parenti che ci hanno toccato nel profondo e che nonostante la loro scomparsa resteranno per sempre nei nostri cuori. Quando una persona cara ci lascia per sempre, è un momento difficile da superare, ma prima lo accettiamo e meglio sarà per poter tenere vivo il suo ricordo...» - il saluto dei Protectors - «Mai ti dimenticheremo, sarai sempre nei nostri pensieri e ogni giorno ci mancherà il tuo sorriso, la tua gioia di vivere e la tua grinta, quella che ha sempre portato avanti, il Club. Una delle tue più grandi eredità, sarà l’amore che ci hai donato. Onore e Rispetto al nostro grande Presidente».

Chi era Piero Alessandrelli

Classe 1973, Piero Alessandrelli non era solo uno stimato agente di polizia penitenziaria e biker.

Era molto impegnato anche sul fronte politico e sociale. Nel 2019, alle amministrative di Foligno, si era candidato a consigliere comunale nelle liste di Fratelli d'Italia, a sostegno del futuro sindaco Stefano Zuccarini, non riuscendo però ad essere eletto. Ma era impegnato sul territorio anche come volontario della protezione civile, come ricorda l'amico Luca Alcini. «Ci siamo incontrati per caso, poi abbiamo condiviso un bel pezzo di vita insieme. Per me sei stato un amico leale, sincero e divertente. Abbiamo condiviso la passione per il nostro rione, per la Protezione civile, per la politica e per tanto altro» - scrive l'amico su Facebook - «Sempre insieme! È stato bello vivere al tuo fianco tutto questo, anche se per troppo poco tempo! Che scherzaccio c'hai fatto amico mio! Vegliaci da lassù! R.I.P. Piero Alessandrelli ... Sempre nel mio cuore».

Anche i colleghi ricordano Piero Alessandrelli. «Sei stato un amico onesto e sincero, un uomo giusto e di giustizia, amavi la vita e la patria che hai difeso in guerra. Appartenevi con onore al glorioso corpo dei paracadutisti e poi da 25 anni a servizio della comunità come assistente capo nel corpo di polizia penitenziaria. Eri uno stimato collega, uno al quale affidavi ciecamente la tua esistenza. Per anni hai svolto il servizio scorta e traduzioni, che amavi» - ricorda il sindacato Cnpp Umbria - «Non ti vedremo più con il basco Azzurro e quello dei parà. Stamattina alle 7 mi hanno dato la triste notizia al lavoro. Non ti dimenticherò, perché sei stato una persona speciale e un soldato a servizio degli altri anche come volontario nella protezione civile. Eri troppo giovane per lasciare questa vita che avevi il diritto di vivere ancora. Ma é così e bisogna accettarlo, anche se é difficile. Ciao Piero ti saluto con onore e rispetto. A nome di tutto Il CNPp rivolgo le nostre più sentite condoglianze»

Il dolore con cui è stata affrontata la tragica notizia fa capire benissimo quanto Piero Alessandrelli fosse capace di essere un grande amico e non un semplice collega. Lo rivela anche Deborah, moglie di Gabriele, un giovane collega dell'agente: «Sono senza parole, ciao Piero. Grazie perché a Foligno non avevamo nessuno e tu ci sei stato».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Agosto 2022, 17:56
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