Prostituzione, i clienti choc: «Ragazze schiave? Non me ne frega niente, io pago e basta»
L'uomo appartiene a un'organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione nelle province di Cremona, Bergamo, Brescia, Lodi e Piacenza. I reati compiuti in famiglia sono stati consumati a Torre Pallavicina, dove i due abitavano tra marzo e agosto dello scorso anno. Le forze dell'ordine erano venute a conoscenza dei maltrattamenti e delle violenze sistematiche compiute dal marito, che avvenivano anche in presenza dei tre bambini di 14, 10 e 7 anni. L'uomo aveva poi costretto la moglie a trasferirsi con lui nella casa di Soresina.
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I vicini hanno sentito le urla e il pianto della donna, l'hanno soccorsa e hanno chiamato i carabinieri. Ai militari la moglie ha riferito che il marito la percuoteva tutti i giorni, quand'era ubriaco, con la cinghia dei pantaloni e a mani nude. Le sbatteva la testa contro il muro, poi usciva, chiudendola in casa. Lo scorso agosto l'aveva addirittura minacciata di morte brandendo un coltello. Prima di trasferirsi in Italia la coppia viveva in Germania dove la donna era costretta a prostituirsi e dove, esasperata, aveva avuto il coraggio di presentare l'unica denuncia.
I carabinieri hanno riferito che l'uomo, che deve rispondere anche dei reati di rissa, minacce, furti, rapine e danneggiamenti, era sempre riuscito a sfuggire all'arresto, grazie alle coperture di amici e parenti.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Marzo 2019, 17:00
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