Il giovane, riporta il quotidiano 'il Centro', che ha intervistato la vittima, era arrivato a Pescara per far visita al compagno, un 22enne del posto. La coppia, attorno a mezzanotte e mezza, era sul lungomare, nei pressi della Nave di Cascella, quando ha incrociato un gruppo di sei o sette giovanissimi, tra cui una ragazza. Prima gli insulti omofobi, poi dalle offese si è passati ai fatti e il 25enne è stato colpito al volto con un pugno. Alcuni passanti hanno provato a difendere i due fidanzati e ne è nata una colluttazione. Lanciato l'allarme, sul posto sono arrivati i Carabinieri, ma gli aggressori si erano già dileguati.
Il 25enne, finito in ospedale, è stato sottoposto ad intervento chirurgico. La prognosi è di 30 giorni. Delle indagini si occupano i Carabinieri della Compagnia di Pescara, che stanno acquisendo i filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza.
Stando ai primi accertamenti, il luogo in cui è avvenuta la colluttazione non sarebbe coperto dalle telecamere, che però sono presenti nell'area in cui sono iniziati gli insulti. Si lavora quindi per identificare i responsabili, che potrebbero addirittura essere minorenni. «Non li perdono di certo, mi fanno pena», afferma il 25enne a proposito dei suoi aggressori.
«Pescara condanna con assoluta fermezza questa aggressione. Questa mattina sono andato in ospedale a trovare il ragazzo rimasto ferito per portare la vicinanza e le scuse di tutta la città». A dirlo all'Adnkronos il sindaco di Pescara Carlo Masci. «Un atto di delinquenza pura - sottolinea il sindaco - aggressioni che non devono mai accadere in una città libera e aperta come Pescara che anche davanti a un'aggressione brutale ha mostrato di reagire intervenendo in soccorso del ragazzo rimasto a terra. Mi auguro che grazie al lavoro delle forze dell'ordine si arrivi al più presto a identificare gli aggressori».
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Giugno 2020, 20:04
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