Perugia, la procura indaga sulla morte di Franco Trinca: il biologo no vax aveva un'esenzione al vaccino

Fascicolo aperto per l'ipotesi di reato di omicidio colposo a carico di noti

Perugia, la procura indaga sulla morte di Franco Trinca: il biologo no vax aveva un'esenzione al vaccino

La procura di Perugia indaga sulla morte del biologo no vax Franco Trinca, tra i coordinatori del Movimento «Uniti per la libera scelta» composto da varie associazioni contrarie al vaccino contro il Covid. Il decesso è avvenuto lo scorso 4 febbraio, all'ospedale di Città di Castello.

Leggi anche > Vaccini, Guido Bertolaso: «Lombardia top al mondo come Tortu e Jacobs. Fare di più per i bambini nonostante certi leader politici»

In base a quanto riportato oggi dal Corriere dell'Umbria, i carabinieri del Nas hanno acquisito presso la struttura sanitaria tifernate le cartelle cliniche di Trinca, morto, secondo una prima ipotesi, in seguito a delle complicazioni di una polmonite bilaterale da Covid.

La procura di Perugia ha quindi reso noto che è stata eseguita a Roma l'autopsia sul corpo di Trinca «al fine di verificare l'effettiva causa di morte». Secondo l'Ufficio guidato da Raffaele Cantone il biologo «era risultato, da altre indagini in corso, destinatario di esenzione dalla somministrazione del vaccino». In particolare l'accertamento autoptico - si legge in una nota della Procura - «si è reso necessario per comprendere se le situazioni che avevano giustificato l'esenzione fossero effettive e, in caso contrario, se il decesso, eventualmente dipendente da Covid, potesse essere ricollegabile all'omessa somministrazione del vaccino».

In base a quanto raccolto finora, il fascicolo è stato aperto per l'ipotesi di reato di omicidio colposo e sarebbe a carico di noti. La procura di Perugia e i carabinieri del Nas stanno indagando sul rilascio di diverse certificazioni di esenzione dalla somministrazione del vaccino contro il Covid.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Febbraio 2022, 13:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA