Automobilista trevigiano perde l'orientamento a Padova e non riesce più a far rientro a casa. Salvato dagli agenti della Polizia stradale che dopo essersi resi conto del suo stato, decidono di scortarlo fino alla sua abitazione nella Marca, ad Asolo. «Siete i miei angeli custodi - ha detto non appena arrivato a casa l'anziano - non so cosa avrei potuto fare senza di voi».
La storia da libro Cuore si è consumata l'altra sera a partire dalle 22 lungo le tangenziali padovane. Una pattuglia della Stradale impegnata in un normale servizio lungo le arterie provinciali ha notato una vettura, una Opel Ascona, che procedeva ad andatura stentata e l'ha affiancata. Al volante hanno notato un uomo anziano poi identificato in M. S. di 82 anni. Con ampi cenni l'hanno invitato a fermarsi. Gli agenti hanno appurato che l'uomo viaggiava con i documenti in ordine ed era perfettamente sobrio. Hanno così deciso di lasciarlo andare. Istintivamente, però, l'hanno seguito a debita distanza perchè nei suoi occhi avevano percepito un certo smarrimento e temevano che l'anziano fosse in difficoltà.
I loro sospetti si sono accentuati quando hanno visto che l'automobilista continuava a girare con poca lucidità e con un'andatura incerta.
«Sono orgoglioso dei miei ragazzi - ha detto ieri il comandante della Polizia stradale Gianfranco Martorano - il nostro compito non è solo quello di sanzionare i trasgressori al Codice della strada ed effettuare i rilievi negli incidenti. Noi facciamo un servizio di supporto ai fruitori della strada e dunque quanto accaduto l'altra notte tra Padova e Treviso rientra nelle nostre corde, nel nostro modo di vivere la professione di poliziotto».
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Aprile 2021, 20:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA